Mondiali di corsa in montagna a Crans Montana: Un grande Bernard Dematteis 4º assoluto trascina l’Italia all’oro a squadre
A livello individuale argento per Renate Rungger e lo junior Riccardo Sterni. Bronzo per Elisa Desco
Testo e Foto di Piergiorgio Chiampo
Nel commento di Piergiorgio Chiampo, uno tecnici che hanno formato questa squadra, che tante soddisfazioni regala a chi corre e segue con passione le vicende della corsa in montagna, la grande soddisfazione azzurra di domenica scorsa. 23a vittoria a squadre in 24 edizioni, con un nuovo grande protagonista Bernard Dematteis, giovanissimo alfiere di una squadra che tiene al vertice mondiale un tricolore un po’ bistrattato nelle altre gare d’atletica.
Il solito Wyatt, ma anche tanta Italia come sempre nella 24^ Coppa del Mondo di corsa in montagna, andata in scena domenica mattina sulle montagne svizzere del Vallese a Crans Montana.
In una giornata fredda e piovosa, con una nebbia fitta a far da contorno a quattro gare bellissime, gli azzurri l’hanno fatta ancora una volta da protagonisti, tornando a casa con il solito bottino di medaglie, un oro, due argenti e tre bronzi.
Da Sierre a Crans Montana, Jonathan Wyatt si è regalato il sesto alloro iridato, confermandosi il più grande di sempre in prove di pura salita. Un successo questa volta frutto d’esperienza e sagacia tattica, maturato solo nel finale dopo che il neozelandese aveva dovuto inseguire per buona parte della corsa un terzetto scatenato composto dall’ugandese Martin Toroitich, dal turco Campione d’Europa Ahmet Arslan e dal nostro Bernard Dematteis, finiti poi nell’ordine alle sue spalle.
Difficile trovare aggettivi per definire l’ennesima impresa di Dematteis, a cui è mancata solo la gioia del podio, ma che ancora una volta ha entusiasmato il folto gruppo di suoi tifosi (e non solo) arrivati dalla Valle Varaita, interpretando la corsa come solo i grandi sanno fare. Semplicemente strepitoso poi Berny nel trascinare gli azzurri all’ennesimo oro mondiale a squadre, grazie anche ai senatori Marco De Gasperi ottavo e Marco Gaiardo undicesimo e a Gabriele Abate ventesimo, all’esordiente Hannes Rungger ventiduesimo e a Emanuele Manzi trentasettesimo.
A squadre Italia nettamente avanti ai padroni di casa svizzeri, poi nell’ordine Stati Uniti, Francia e Turchia.
Gara femminile dominata dall’austriaca Andrea Mayr, gia iridata due anni or sono in Turchia. Una gara in solitaria sin dall’inizio la sua, che la conferma nettamente la migliore del lotto in prove di salita pura.
A farle compagnia sul podio con una prova al di là delle attese due azzurre, Renate Runnger seconda e la campionessa d’Europa Elisa Desco terza. Un risultato storico per l’Italia considerata la tipologia di gara, come storica è la prima vittoria a squadre della Norvegia davanti alla Svizzera e all’Italia, terza grazie anche a Maria Grazia Roberti ventottesima e Vittoria Salvini quarantaduesima.
Argento insperato e quindi ancor più gradito per noi tra gli juniores maschi dove il triestino Riccardo Sterni, specialista di duathlon e triathlon prestato alla montagna, con uno splendido finale è giunto addirittura ad un soffio dall’oro andato al norvegese Sindre Buraas, con il turco Alper Demir a completare il podio. Buona nel complesso anche la prova degli altri azzurri, con Xavier Chevrier dodicesimo, Emanuele Rampa ventunesimo e Luca Re trentaduesimo per un’Italia comunque sul podio a squadre, terza dietro a Turchia e Norvegia.
Infine le junior femmine, dove a fregiarsi del titolo è stata l’inglese Laura Park davanti alla turca Esra Gullu e alla statunitense Alex Dunne. Azzurre nelle piazze di rincalzo con Sara Bottarelli sedicesima e Clara Faustini diciassettesima, per un sesto posto per nazioni dove sul podio sono salite nell’ordine Inghilterra, Turchia e Svizzera.
Di seguito una breve galleria fotografica dell’evento.
In allegato le classifiche:
