In esclusiva per runningpassion cronaca di un Campione del Mondo
Pubblico volentieri la mail che Giorgio Calcaterra mi invia con la cronaca della sua gara.
Non volevo correrla questa cento, non trovavo le giuste motivazioni, mi sentivo preso in giro. Poi, il calore delle persone, i loro incitamenti, il loro entusiasmo… Sono una persona abituata a correre sola, stavolta però no, non ho corso da solo! Ho deciso di cambiare idea grazie a tanti compagni di corsa ed ho esultato con loro, grazie a loro! Posso dire, cari amici, che questa è stata la nostra vittoria, quella di noi amatori e che, se è vero che io vi ho fatto emozionare, è altrettanto vero che voi avete fatto emozionare me! Grazie! Di cuore Grazie! Un doppio grazie a tutti gli amici che mi hanno aiutato ai ristori: Daniele Silvioli, Alessasandro Oronzini, Claudio Leoncini, Claudio Cavalagli, Fabio Pierantozzi, Enzo Frazzini, Giancarlo Ferrante, Gianni Migneco e Caterina, i quali mi hanno permettesso di rilassarmi e di stare concentrato sulla gara!
Per quanto riguarda la gara, posso dire che stavo bene, i primi km sono letteramente volati via senza fatica, senza paura… Qualche piccolo attacco degli avversari,mi ha fatto temere nei primi trenta km, ma poi, per evitare i continui strappi, ho cominciato a fare io l’andatura. E’ stato bello, riuscivo a guardarmi intorno, ad assaporare i km che scorrevano via leggeri… Al 50km passo in 3h 14′ 35 forse un pò forte, ma stavo bene; al 55km sono rimasto solo ma un ragazzo Polacco (ndr classificato poi secondo) mi seguiva a distanza controllandomi. Ho smesso di sorridere, non riuscivo nè a farmi superare da lui nè a distanziarlo. Mi innervosiva.Poi all’ 80esimo si è avvicinato, io ho preso una curva larga e lui è passato in testa. Finalmente! Mi sono messo dietro, proprio nel tratto contro vento, che fortuna. Rallentava, i 5000mt da 19’35 sono passati a 21′ 40 ma il tempo non importava più, bisognava fare gara tattica. Al 94,5km ho provato un allungo, un mille a 3′ 58 sensa esagerare per vedere la sua reazione. Reazione che non c’è stata e che mi ha permesso di arrivare da solo al traguardo, godendomi gli ultimi metri tra tante persone che hanno con me partecipato e vinto questo mondiale!
Dedico questa vittoria al mio più grande tifoso e maestro di vita, Antonio Calcaterra, mio padre, che con me metro dopo metro ha corso questa splendida gara!