Stress E Rilassamento
A cura di Roberta Lecchi, psicologa dello sport
Dalla Collaborazione con Sport in Mente (www.sportinmente.org)
Ottimizzare la performance sportiva è il risultato di un percorso di conoscenza e approfondimento di tutte le dinamiche psicologiche che entrano in gioco nelle diverse situazioni.
Lo stress, la pressione legata alla gara, la nikefobia o “paura di vincere” sono solo alcune di queste dinamiche che colpiscono atleti di ogni età e livello tecnico.
I sintomi dello stress spesso influenzino negativamente la prestazione sportiva, manifestandosi a diversi livelli:
– fisiologico (es. aumento della frequenza cardiaca, della sudorazione e del ritmo respiratorio ecc.);
– comportamentale (es. tensione e rigidità muscolare, dolori e crampi ecc.);
– cognitivo (es. disturbi dell’attenzione e della concentrazione, pensieri negativi e fallimentari).
L’ansia, se letta come manifestazione dell’attivazione fisiologica, non va considerata sempre un fenomeno negativo.
Se contenuta e dosata nelle giuste proporzioni può, in certi casi, stimolare il miglioramento della performance.
In gergo si definisce, infatti, come eustress quella tensione positiva e stimolante che porta un incremento dell’efficienza, dell’attenzione e della concentrazione e un aumento di efficacia dell’esecuzione del gesto.
Imparare a gestire l’ansia richiede, come sempre, un po’ di allenamento. Il segreto sta nel conoscere il proprio livello di attivazione ottimale – ognuno ha il proprio – e acquisire tecniche di rilassamento che ci permettano di non superarlo.
Con il supporto di un preparatore mentale, si approfondiscono tecniche psicologiche come il dialogo interno, la visualizzazione, il rilassamento corporeo, che danno all’atleta gli strumenti per attivarsi nel modo più efficace perché possa esprimere il suo massimo potenziale in pista.
Per maggiori informazioni: info@sportinmente.org