Running Passion | Notizie di corsa su strada e montagna / Corsa su strada  / A Francoforte Nadia Ejjafini 6a in 2h26’15” nella maratona vinta dall’etiope Mamitu Daska. Strepitoso il keniano Wilson Kipsang vincitore in 2h03’42” secondo tempo di sempre

A Francoforte Nadia Ejjafini 6a in 2h26’15” nella maratona vinta dall’etiope Mamitu Daska. Strepitoso il keniano Wilson Kipsang vincitore in 2h03’42” secondo tempo di sempre


Nel giorno in cui alla 30ª Maratona di Francoforte il keniano Wilson Kipsang torna a vincere in 2h03:42 (secondo crono mondiale all time) e fa tremare il fresco record del mondo maschile dei 42,195km (2h03:38 di Patrick Makau stabilito il 25 settembre a Berlino), un’altra atleta italiana centra il minimo olimpico per Londra 2012. E’ la neoprimatista nazionale di mezza maratona (1h08:27 a Cremona due settimane fa) Nadia Ejjafini che giunge sesta in 2h26:15, nella gara dominata dall’etiope Mamitu Daska in 2h21:59 (PB e record della corsa) davanti alle keniane Agnes Kiprop (2h23:54 PB) e Flomena Chepchirchir, 2h24:21 all’esordio. Sul podio maschile, invece, è tripletta per il Kenya grazie al secondo posto di Levy Matebo (2h05:16 PB) e al terzo di Albert Matebor (2h05:25 PB). In totale sono 14 gli uomini al traguardo sotto le 2h10. L’italo-marocchina dell’Esercito, proveniente dal Runner Team 99, frantuma il precedente limite personale di 2h37:25 corso nel 2007 a Milano. La Ejjafini – 34 anni da compiere il prossimo 8 novembre – ottiene così anche la terza migliore prestazione italiana dell’anno sulla distanza alle spalle di Anna Incerti (Fiamme Azzurre/2h25:32) e Rosaria Console (Fiamme Gialle/2h26:10) e davanti a Valeria Straneo (Runner Team 99/2h26:33), ovvero le altre tre maratonete che avevano già conseguito a Berlino lo standard di partecipazione fissato dal Consiglio Federale (in accordo con il CONI) per i prossimi Giochi Olimpici.

LA CRONACA – Ieri mattina a Francoforte, cielo coperto e clima autunnale con temperatura a 12 gradi. Subito un corposo gruppo di 15 atleti si proietta al comando con tre dei favoriti ovvero Wilson Kipsang, qui già vincitore nel 2010 in 2h04:57, Robert K. Cheruiyot e l’etiope Deribe Merga. Transitano in 14:48 al 5° km, dove la gara femminile pilotata dalle etiopi Mamitu Daska e Merima Mohammed passa veloce in 16:16. Al 10° km le cose non cambiano con il terzetto Kipsang-Merga-Cheruiyot sempre in testa (29:25) al traino dei pacemaker tra i quali quel Peter Kirui che, un mese fa a Berlino, aveva già dato una mano a Patrick Makau a battere il primato mondiale. Continuano, intanto, su un bel passo le donne – 32:52 al 10° km – guidate da Daska e Mohammed. Cinque chilometri più tardi il crono delle prova maschile segna 43:59, è tempo da record del mondo come i successivi passaggi alla mezza maratona (1h01:40) e al 25° km (1h13:08), attraversati da un manipolo di altri sei africani sulla scia della lepre Kirui: Kipsang, Levy Matebo, Merga, Dickson Kiptolo, Philip Sanga e Albert Matebor. 1h09:46, invece, il crono al giro di boa per le due leader etiopi della gara femminile, Daska e Mohammed (1h12:40 per la Ejjafini).

Al 30° km (1h27:49) i battistrada sono rimasti in quattro, Kipsang, Matebo, Sanga e Kirui che a questo punto sembra dare l’impressione di voler tirare fino in fondo. Nulla di invariato tra le donne (1h39:45 al 30°). Poco dopo il 35° km (1h42:43) Kipsang inizia a staccarsi da Matebo e Kirui con Sanga ormai indietreggiato. Il 29enne keniano è lanciatissimo con ormai una cinquantina di metri di vantaggio sull’inseguitore Matebo. Passa al 40° km in 1h57:19, ma il suo sforzo finale non basta a colmare quel margine piccolo che al traguardo lo dividerà dall’impresa più grande. Il record del mondo, 2h03:38 alla maratona di Berlino di un mese fa, del connazionale Peter Makau è, infatti, salvo. Per quattro secondi. Kipsang chiude in 2h03:42, è il secondo miglior crono di sempre al mondo sui 42,195 km. Dietro di lui a Francoforte arrivano oggi, anche loro al personale, Levy Matebo (2h05:16) e Albert Matebor (2h05:25).

Anche al femminile cade il primato della corsa ad opera della Daska (2h21:59) seguita dalla keniane Kiprop (2h23:54) e Flomena Chepchirchir che conclude la sua prima esperienza in maratona nel tempo di 2h24:21. Sesto posto, preceduta dall’etiope Mohammed (2h24:32) e dalla keniana Rita Jeptoo Busienei (2h25:44), si piazza l’azzurra Nadia Ejjafini che si migliora a 2h26:15. La quasi 34enne marocchina – italiana per matrimonio dal settembre 2009 – vive e si allena a Biella sotto la guida del tecnico Andrea Bello. Nel 2010 è diventata mamma delle piccola Sara e quest’anno ha già vinto i titoli tricolore assoluti di cross, 10.000 in pista e mezza maratona, distanza sulla quale ha stabilito anche il nuovo primato italiano (1h08:27 a Cremona). Sempre nel 2011 ha vestito in due occasioni la maglia delle Nazionale: ai Mondiali di Cross di Punta Umbria (34ª) e alla Coppa Europa dei 10000 a Oslo (Norvegia) dove, con il suo quinto posto, aveva contribuito al successo della squadra italiana.

Sono contentissima – commenta la Ejjafini a fine gara – è un risultato che aspettavo da anni e finalmente è arrivato. Ho vinto la mia personale sfida con la maratona, una distanza sulla quale finora non mi ero mai preparata come si deve. Questa, infatti, la considero a tutti gli effetti la mia prima vera maratona. Oggi sono stata in gara fino al 35° km con la tedesca Mockenhaupt (9ª in 2h28:08, ndr), ma poi lei ha iniziato ad andare un po’ in crisi ed io ho proseguito da sola per la mia strada. Dedico questo risultato al Centro Sportivo Esercito per la fiducia che ha avuto in me e al mio allenatore Andrea Bello. Ora penso a qualche cross e poi, a primavera, vorrei mettermi di nuovo alla prova sui 42,195 km.

Fonte fidal.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.