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Il grande Totò Antibo compie 50 anni


Il settore giovanile dell’atletica italiana è in crisi da ormai diversi anni. Il che vuol dire, che il presente dell’atletica è già in crisi e lo sarà ancor di più il futuro. Lo dimostra il fatto che, dopo il campione olimpico Stefano Baldini, si sia creato il vuoto. Non ci sono più atleti realmente competitivi a livello internazionale.

Un altro dato che ben supporta questa tesi, è il fatto che la maggior parte dei record italiani dell’atletica siano imbattuti da anni. Da molti anni, in alcuni casi anche da 20, 25 o più di 30.

Sono queste delle riflessioni che vengono spontanee a tutti quelli che conoscono e amano l’atletica. Soprattuto in questi giorni, in cui un grande campione del passato, un grande uomo tutt’oggi, compie 50 anni. Si chiama Salvatore, per tutti Totò, Antibo. E diciamo subito: i suoi record durano da 22 e 23 anni.

Era infatti il 1989 quando a Bologna corse i 5000 in 13’05’59 e il 1990 quando a Helsinki fermò il cronometro a 27’16’50 sui 10000. Tempi che nessuno in Italia ha ancora superato.

Lunedì sera presso la sede del Cus Palermo c’è stata una grande festa per questo immenso atleta, nato ad Altofonte il 7 febbraio del 1962. Un fondista capace di vincere un bronzo europeo a Stoccarda nel 1986 sui 1000, un argento olimpico a Seul ’88 sui 1000 e oro nei 5000 e 1000 agli europei di Spalato nel 1990.

Un atleta che ha dovuto sempre convivere con una forma di epilessia causata da un grave incidente avuto da giovanissimo. Un uomo ex atleta che ancora oggi combatte il problema, ma svolge una vita normale e piena di gioia accanto alla molgie e i due figli. Totò ha più volte detto che ha il piccolo grande rammarico di non essere riuscito a scendre sotto il muro dei 13′ sui 5000 e dei 27′ sui 10000. Però è felice perchè è stato un uomo fortunato, avendo avuto la possibilità di svolgere come lavoro questo splendido sport e di girare il mondo.

Speriamo davvero che presto possa nascere un nuovo Antibo e che i tempi di Totò vengano abbattuti. E sarebbe fantastico se l’atleta che ruscirà nell’impresa, avesse anche solo la metà del coraggio, del carisma e della semplicità di Salvatore Antibo.

Intanto, in attesa di questo miracolo…tanti auguri Totò!

Marco Ceste