La Maratona di San Antonio è nel DNA di PADOVA
Il bilancio del presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani: «Abbiamo festeggiato il decimo compleanno con un record e ventimila presenze alle Stracittadine». Il vicesindaco Sinigaglia: «L’evento che caratterizza l’identità della città di Padova»
(Padova 28.04.09) Cosa resta dopo la decima edizione della Maratona S.Antonio? Federico de’ Stefani, presidente di Assindustria Sport Padova, la società che assieme al Gruppo Atletica Vedelago organizza l’evento, non ha dubbi. «Siamo contenti di aver festeggiato questo compleanno con un risultato davvero importante. Per la prima volta, grazie alla vittoria di Ben Chebet nella gara maschile, siamo scesi sotto al muro delle 2 ore e 10’ (2 ore 9’42”, ndr), entrando nel’élite delle corse su strade. Al di là degli aspetti tecnici, rimane poi il grande entusiasmo della gente che ha partecipato in forze sia alle prove agonistiche sia alle Stracittadine».
Il numero uno della società gialloblù si sofferma volentieri sui dati. «I 3.331 atleti che hanno tagliato il traguardo, su 3.960 iscritti, ci rendono davvero una realtà importante nel panorama delle maratone italiane. Quella di Padova si conferma inoltre una delle manifestazioni più “rosa” del Paese con 543 donne iscritte, il 14%, contro una media nazionale dell’8% circa. Mi preme ancor di più sottolineare che sono state 12.500 le magliette delle Stracittadine distribuite: contando anche chi non aveva la t-shirt ufficiale abbiamo sicuramente superato le ventimila presenze, segno del calore con cui è accolto l’evento».
Parole a cui si associa anche Claudio Sinigaglia, vicesindaco e assessore allo sport della città di Padova. «Dietro alla “pietanza” Maratona ci sono tanti ingredienti che rendono unico il piatto. Il sapore che ne esce è quello di un evento ormai entrato nella storia, sia da un punto di vista sportivo sia per quel che riguarda la vita della città. Un evento che ormai caratterizza l’identità di Padova e del suo territorio, tant’è che ormai non possiamo più pensare a questa città senza la Maratona. Accade per le tante sfaccettature presenti: ci sono l’aspetto sportivo, quello social-aggregativo, la solidarietà, l’attenzione al mondo dei disabili, le tematiche religiose».
Terminata da poco la festa, Sinigaglia vuole ringraziare tutti coloro che hanno lavorato alla sua riuscita. «Confindustria e gli sponsor ma soprattutto i 2.000 volontari delle associazioni impegnate lungo il percorso: la protezione civile, gli alpini, il Suem, il 118, la Croce verde, la Croce rossa, la polizia municipale e tutte le forze dell’ordine. Senza di loro, tutto questo non si sarebbe potuto realizzare. E ora già pensiamo all’edizione del 2010».
Nella foto (di Francesco Michelacci per Photosprint) Francesca Bortolozzi assieme al vicesindaco Claudio Sinigaglia
