La situazione del circuito ValetudoMNRIC dopo 5 prove. Domenica si corre in Grecia l’Olympus Marathon
Di Giorgio Pesenti
Dopo la 5^ prova del VMNRIC, corsa in Slovenia, la classifica generale femminile è una lotta in casa Valetudo tra la 1^ Mora, la 2^ Brizio, la 3^ Labonia e la 5^ Vergura. Al comando della classifica generale maschile brilla l’aquila Valetudo il rumeno/basco Ionut Zinca.
Nella classifica per Team domina la Valetudo, mentre in quella per nazioni conduce la Romania.
Il circuito ValetudoMNRIC 2012, dopo soli 4 anni di vita, ha i numeri per diventare uno dei più importanti circuiti di corsa in alta quota, il comitato organizzativo con sede a Barcellona ha come motto: “Insisti e resisti, raggiungi ed esisti”. Ecco i numeri: 5 gare disputate, tutte di prima entrata, in Inghilterra, Paesi Baschi, Romania e Slovenia, 154 i chilometri percorsi, un dislivello che ha superato i 9215 metri (positivi e negativi), 23 nazioni presenti, 362 i team, 1096 gli atleti maschi e 264 le femmine.
Nella classifica provvisoria femminile brillano le aquile rosa della Valetudo, 1^ Cecilia Mora punti 357, 2^ Brizio Emanuela punti 225, 3^ Labonia Isabella punti 192, 4^ Vasiac Diana Maria punti 162 team Alternative Timisoara Romania, 5^ Vergura Carmela, 22^ Debora Cardone. Nella classifica maschile rimane saldamente attaccato al primo gradino del podio con 460 punti l’aquila Valetudo skyrunning Italia Ionut Zinca nato in Romania e residente nei Paesi Baschi, 2° Galiteanu Ionut Dan punti 233 team Explorer Romania, 3° Vlad Florin Danut punti 165 Romania.
Classifica team 1° posto per la Valetudo skyrunning Italia con punti 1219, 2° Ro Club marathon Romania punti 428, 3° Dark Peak Inghilterra punti 306. Nazioni al comando la Romania con punti 1164, 2^ l’Italia punti 852, 3^ Inghilterra punti 479.
E domenica 24 giugno in Grecia si disputa la sesta prova degli Dei con l’Olympus Marathon, Km 44, D+ 3200 metri, D- 3000 metri, da Dion a Litochoro.
La scalata dell’Olympo, la casa di Giove, sarà un’ultra skymarathon che metterà a dura prova la resistenza psicofisica di tutti gli atleti che desidereranno alzare le braccia al cielo sotto l’arco di trionfo dell’arrivo della città d’oro degli Dei, Litochoro. Prima ci pensa il monte Olimpo a ridurre le fibre muscolari in una spessa macedonia e poi nel finale, a fianco del torrente Olympo, ci sono una miriade di rampette e discesine su gradoni che ti aggrovigliano i muscoli rimasti indenni dagli sforzi precedenti. E’ una corsa del cielo molto colorata, scorre partendo dal color sabbia delle stradine del parco archeologico di Dion, poi una volta arrivati sul sentiero che sale sotto il trono degli dei il padrone dei nostri occhi è il verde chiaro dei boschi e poi, man mano che si sale, è predominate il verde scuro dei pini mughi dell’Olympo. In questa zona oltre alla goduria della vista, c’è nell’aria un profumo di pino altamente inebriante, arrivati intorno ai duemila metri si corre con gli occhi puntati verso il blu del mare Ellenico e l’azzurro del cielo che fa da cappello al trono di Giove, verso il GPM a quota 2700 ecco il bianco della neve, un momento inaspettato che crea un magico stupore. Poi invece la discesa dall’Olympo non ammette distrazioni visive, si può notare solamente il colore delle proprie scarpette e il grigiore dei sassi da evitare o da saltare. Arrivati nella valle del torrente Olympo, brilla la limpidezza e la purezza delle acque del divino torrente, la totale mancanza di fonti di inquinamento rende queste acque oligomineraldivine, una vera manna liquida caduta non dal cielo ma dall’Olympo.
Per assaporare sportivamente questa chicca delle corse in alta quota la sveglia degli atleti suona alle ore 04.00 e la partenza avviene alle ore 06.00. Gli atleti stipati sulla linea di partenza si presume che saranno oltre quota 900 con 16 nazioni rappresentate. L’aquila Valetudo rosa Cecilia Mora è in lizza per un posto sul podio. E con questi ingredienti natural-sportivi il divertimento è assicurato, provare per credere!
Per maggiori info: olympus-marathon.com