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Limberlost Trail Challenge (Canada)


Di Carmela Vergura

Limberlost Reserve Forest 14 Luglio 2012. Sfogliando una rivista di RUNNERS, in lingua inglese, mi ha colpito la foto di Jeremy Duncan, durante il Monte Carlo Trail, Prince Creek, Colorado. Jeremy attraversa di corsa un ponte formato da assi di legno, costruito sopra una macchina abbandonata da chissa’ quanto tempo. Mi sono chiesta se effettivamente la macchina era li’ per caso sul percorso e in qualsiasi maniera si doveva passare durante la gara, oppure gli organizzatori l’avevano messa lì di proposito.

Altra pagina di RUNNERS, altra foto, un altra storia, Dean Karnakes. Titolo dell’articolo” l’atleta piu’ famoso dell’America”, l’ultra runner di San Francisco rilascia una lunga intervista al giornalista di Runners, racconta della sua ultima impresa di ultra runner: RUN ACROSS AMERICA, da Los Angeles a New York, 300 miglia di corsa in 75 giorni.

Altra pagina, un altra storia, ma questa e’ ancora da scrivere e la scrivero’ io!

14 luglio 2012, ore 6.00 del mattino, io e mio marito Alessandro stiamo viaggiando a bordo di una macchina presa a noleggio , una DODGET di 3000 cc di cilindrata, (non abbiamo trovato macchine piu’ piccole), su una bellissima e larghissima strada Canadese, attraversando la magnifica foresta di Limerlost Forest Reserve. Piccola curiosita’ logistica, Limberlost dista dalla capitale del Canada, Toronto, più di 3 ore di macchina, la strada e’ verso UP NORTH, cioè verso gli immensi e sconfinati laghi e proseguendo ancora, ovvero per centinaia e centinaia di chilometri si arriva al confine dell’Alaska.

Per noi il viaggio in macchina e’ assai piu’ breve, ci fermiamio tra Huntsville e Dwight, dove e’ previsto il ritrovo di questa seconda mia avventura race canadese, visto che mi sono iscritta a questo trail di 56 km e neanche immagino cosa mi aspetta…

Mentra si viaggia in macchina, I nostri occhi prestano attenzione e curiosita’ ad alcuni cartelli stradali: attenzione attraveramento cervi, oppure ski-doo, o tartarughe. La strada e’ un piacevole otto volante, su e poi giu’, per tutto il tempo. In Italia strade come queste non esistono, o si sale o si scende, ed e’ impressionante quanto qui sono larghe le strade.

Arriviamo a Liberlost Reserve Forest e ci accoglie Niel Jefferson, personaggio quasi scozzese, alto, magro, gentile e timido allo stesso tempo, organizzatore della gara. Il ritrovo, la partenza e l’arrivo e’ all’interno della riserva, in una ampia radura, diversi gazebo sono stati montati per riparare concorrenti, tifosi e quanto altro poiche’ la giornata, gia’ alle 7 del mattino, e’ caldissima.

Oltre alla distanza dei 56 km sono previste altre piu’ brevi, per cui vedo tanti concorrenti dalle età più varie, gioavanissimi e ultra ultra 80 enni.

I primi a partire siamo noi, quelli della 56 km, mio marito mi saluta e riparte per Carnarvon a prendere nostra figlia e i miei parenti che in questa zona hanno dei Cottage. Prima pero’ mi vede partire e non penso che abbai mai visto una cosa simile, infatti solo dopo alcune centinaia di metri sono 3 assoluta, dietro ai primi 2 uomini. Starò esagerando per l’emozione di essere in Canada. A partire siamo in circa 200, molte donne che mi sembrano abbastanza agguerrite, il percorso e’ tutto nella foresta e si percorreranno 4 giri, ognuno di 14 km. I ristori sono ogni 5 km, decido di conseguenza di non portarmi neanche la borraccia. Una curiosità: al momento della consegna del pettorale non mi chiedono il certificato medico, cosa che ormai in Italia e’ obbligatoria. Ho notato infatti che in questi trail Canadesi ognuno e’ libero di partire con qualsiasi materiale e nessun certificato medico richiesto.

Al primo giro sono 7a assoluta, in 1h27′, le gambe girano bene, e mi sento che posso spingere anche se 56 km con continui saliscendi sono proprio tanti.

Con il passare dei chilometri mi rendo conto che il caldo e soprattutto l’umidita’ mi fa pentire di non aver portato dietro la borraccia e soffro la sete, il ritmo cala dopo il secondo giro completato in 1h38′ , ma sono ancora prima delle donne. Il percorso e’ divertentissimo, single track, passaggi su ponti, passerelle, superamento di sassi e radici, strappi intensi in salita, alcune discese divertenti e tecniche, attraversamenti di zone paludose, insomma ci si diverte. Le gambe dopo 30 km iniziano a chiedere pieta’, ma corro per 56 km, li corro con un caldo umido tremendo. Termino la gara in 6h55′, prima donna e 8a assoluta.

Che festeggiamenti da parte dei miei parenti che non si aspettavano una tale impresa.

Mi giungono le “Congratulations” da tantissimi, sono sorpresa io per prima per un simile risultato. Dopo cinque minuti dal mio arrivo arriva la seconda donna, la stessa che lo scorso anno aveva vinto la gara. Le premiazioni sono semplici e allo stesso tempo emozionanti, sono premiata per ben due volte, come vincitrice della gara e della combinata dei due Trail : CREEMORE e LIMBERLOST!

Dedico queste mie piccole avventure ai miei parenti che ormai sono in Canada da più di 50 anni, ai miei amici italiani che mi seguono da lontano, alla mia famiglia che ha cindiviso con me questo bellissimo momento di vittoria, alle mie compagne Aquile Valetudo che spero un giorno possano volare anche loro in questa terra, al Presidente Giorgio Pesenti che ama tanto viaggiare, a Roberto della Thermoplay a cui piacerebbe vedere questi posti e un pensiero al futuro: ci tornero’, ciao Canada.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.