L’ugandese Stephen Kiprotich, dalla corsa in montagna all’oro Olimpico di Londra
La maratona Olimpica di Londra 2012 è stata la corsa della vita per Stephen Kiprotich, il secondo ugandese a vincere l’oro olimpico, dopo John Akii-Bua che vinse l’oro nei 400 ostacoli a Monaco di Baviera nelle Olimpidi del 1972.
Ma quella era corsa in pista, mentre Kiprotich è un fondista e la sua carriera dimostra a tutti che tra le discipline dell’atletica c’è anche la corsa in montagna.
La federazione dell’Uganda è stata una delle prime in Africa, che ha considerato la corsa in montagna come disciplina dell’atletica atletica e ha deciso che i suoi corridori devono partecipare alle corse in montagna internazionali.
Stephen Kiprotich è nato il 27 febbraio 1989 a Kapchorwa. All’età di diciassette anni si trasferisce a Eldoret, in Kenya per intraprendere la sua carriera di corridore di lunga distanza. È il più giovane di sette figli.
Solo quest’anno Kiprotich avuto quattro test internazionali in maratona, 30 km e mezza maratona, con tre eventi a Tokyo e a Manchester per dargli la preparazione sufficiente per le Olimpiadi, dove ha vinto l’oro sbaragliando il campo dei favoriti keniani ed etiopi.
Nel suo palmares ci sono i seguenti risultati:
6° World Cross Country Championships 2011 (Punta Umbría),
23° Campionati del Mondo Cross Country 2009 (Amman),
12° IAAF World Cross Country Championships Junior 2008 (Edinburgh),
19° IAAF World Cross Country Championships Junior 2007 (Mombasa),
24° Campionato mondiale Cross Country Junior 2006 (Fukuoka).
Nella 10 km da senior 6° nei campionati Africani a Nairobi e da Junior 5° al IAAF World Junior Championships 2008 (Bydgoszcz),
nei 5000 metri 11° ai Campionati Mondiali di atletica leggera 2007 a Osaka.
nella Maratona 9° nel Campionato mondiale di atletica di Daegu 2011,
il suo record personale in maratona è 2:07:20 corso nel 2011 a Enschede (OLA).
Ma in pochi ricordano che Stephen Kiprotich ha partecipato anche ai Mondiali di Corsa in Montagna, per la precisione a quelli del 2010 disputati a Kamnik in Slovenia, arrivando 5° assoluto e conquistando per l’Uganda un 4° posto a squadre dopo Eritrea, Stati Uniti e Italia.
Una storia già vista proprio con il primo alloro Olimpico di Maratona italiano, quello di Gelindo Bordin a Seul 1988, che all’inizio della sua carriera frequentava con profitto le corse in montagna.
A pochi giorni dai Mondiali di Temù-Ponte di Legno-Tonale che presenteremo a breve, questa constatazione ci deve far capire del livello internazionale raggiunto della corsa in montagna, in cui l’Italia si presenta da squadra Campione del Mondo in carica sia tra gli uomini che tra le donne, l’ultima specialità dell’atletica azzurra che corre, ancora capace di dominare a livello mondiale.
Fonte World Mountain Running Association
