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2 Santuari Running – Graglia-Oropa (BI)

La
nostra collaboratrice Carmela Vergura, oltre a correre con successo, ci
racconta questa gara, quasi un pellegrinaggio tra i santuari del Biellese.

Quasi
300 iscritti hanno onorato questa bellissima gara del Biellese. Ottimamente
organizzata dall’Associazione Gaglianico74 e Ass. Pietro Micca, è una
competizione podistica dal carattere particolare. Partire da un Santuario ed
arrivare ad un altro. E che Santuari! Partenza da quello di Graglia risalente al 1616, quando si voleva creare
un Sacro Monte di 100 cappelle
votive sul Colle di S. Carlo. Il
Santuario di Graglia oggi è una rinomata
località di villeggiatura, e le montagne sono uno dei gioielli offerti
ai turisti. Arrivo della gara ad Oropa, 1200 metri d’altitudine, oggi è il
più importante Santuario mariano delle Alpi (conosciuto per la statua gotica della Madonna nera che si venera nel
santuario).

Inserito
in una cornice naturale di assoluta bellezza, è un luogo di incontro, di
dialogo, di ascolto, di contemplazione e di preghiera. Come una gemma
incastonata tra il velluto dei verdi prati circostanti, il Santuario appare
oggi come una reggia, il cui grandioso insieme di edifici viene quasi
stemperato dalle montagne circostanti. Queste parole riflettono le emozioni
non solo di turisti, pellegrini e fedeli che si arrampicano quassù, ma anche
dei tanti sportivi. Chi non ricorda l’arrivo di tappa qui ad Oropa di un paio
di giri d’Italia, degli amanti della montagna che da questo luogo Sacro
iniziano le escursioni e da alcuni anni anche passaggio di podisti nella
classica Biella-Oropa-Monte Camino,  cui
si aggiunge anche questa gara?

Mi
ricordo che uno degli obiettivi più ricercati dalla sottoscritta durante gli
anni trascorsi in bicicletta da corsa era quello della ricerca di Santuari da
conquistare. Forse perché il Santuario voleva significare salita, fatica,
conquista di un premio spirituale ed è lo stesso spirito con il quale ho partecipato
a questa gara di circa 20 km.

Potrei
fare un elenco lunghissimo ed elogiare l’impegno e la cura dei particolari
proposti in questa gara. Dalla consegna dei pacchi gara, il mattino già alle
7.00 (partenza gara alle 9.00), in cui ci sono: talloncino personalizzato per
consegna della roba degli atleti al traguardo di Oropa e  possibilità di parcheggio gratis per gli
accompagnatori,  chip per i passaggio
intermedio e posizione reale subito dopo l’arrivo. Docce e servizi a
disposizione degli atleti segnalati con appositi cartelli. Ristoro fine gara
per tutti, anche per i turisti.

E
che dire dell’emozionante arrivo proprio davanti la grande piazza della chiesa
nuova , in cui anche il turista si ferma ad applaudire.

Infine
il ritorno a Graglia dopo le premiazioni, con servizio navetta per coloro che
avevano lasciato le macchine alla partenza.

Il
percorso è caratterizzato da scorci
molto suggestivi,  attraversa il Biellese
partendo da una quota di 800 metri del santuario di Graglia, per toccare la
massima altitudine in prossimità dell’arrivo al santuario di Oropa, 1200 metri; poche centinaia di metri dopo la partenza
gli atleti hanno affrontato subito il principale dislivello che ci porta a
raggiungere attraverso la strada provinciale località la Bossola; da qui l’inizio del Tracciolino vero e
proprio (adesso quasi tutto asfaltato), una fantastica balconata che attraverso
continui e dolci sali e scendi condurrà a Ponte Elvo. Siamo a metà gara (10 km), qui inizia  una salita estremamente tecnica per almeno 5 chilometri; raggiunta la località villette la
strada spiana nuovamente ed il diradarsi delle faggete permette di scorgere le
prime cappelle del santuario d’Oropa. Ancora pochi chilometri, un breve tratto
di discesa ed infine il traguardo.

Con
la promessa del rettore del Santuario di Oropa Michele Berchi, che il prossimo
anno correrà anche lui inizia la lunga ed emozionante premiazione degli vincitori
assoluti e di categoria della gara:  ha
vinto  Massimo Lanza (Gs Splendor
Cossato) che  ha abbassato il record
stabilito lo scorso anno, chiudendo con il tempo di 1h16’07 (15 secondi in
meno).


Alle spalle di Lanza sono arrivati Adriano Zucco (Asd Circuito Running,
1h16’30) e Alfonso Bracco (Atletica Giò 22, 1h16’46). 4° assoluto Valentino
Osiliero 1h18’40”); seguono 5) Carlo Valz Cominet, 1h20’20; 6) Giorgio
Moscatello, 1h21’19; 7) Lino Vairos, 1h22’34; 8)Erich Grisoglio, 1h23’04;
9)Oscar Boggian, 1h23’14; 10) Fausto Baratella,

Al
femminile successo di Maria Luisa Riva (Amici del Mombarone), 34° assoluta
al  traguardo in 1h29’24 (lontana dal
record dell’anno scorso di Beatrice Lanza). Alle sue spalle Monica Ronzani
1h30’23 e Sonia Destro 1h33’22. Seguono 4) Carmela Vergura, 1h35’39, 5) Silvia
Szego, 1h38’44; 6)Elena Serrani, 1h40’27; 7) Marta Rodighiero, 1h40’30; 8)
Donatella Frigato, 1h40’41; 9) Alessandra Grassi, 1h43’22;
10)TizianaBorri,1h44’25

Da segnalare anche il 114° posto di Matteo Aglietta, un
ragazzo non vedente che ha corso accompagnato da Marco Marangone.

La fatica in una gara così lunga e veloce è veramente tanta,
ma penso che ci si senta  felici e meno
stanchi quando si è al cospetto di un posto così storico e spirituale.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.