Venice Marathon in Jolette
Di Mauro Saroglia
Un’altra grande emozione in quel di Venezia!
Che gruppo grandioso; i nostri 2 atleti Gianfranco MOGLIOTTI e Giuseppe PULETTO hanno trascinato tutta la squadra verso un altro prestigioso e bel traguardo.
Già dall’estate era maturata l’idea di questa ulteriore trasferta per aggiungere un’altra esperienza dopo le maratone di Torino e Milano ed abbiamo alimentato l’idea sino a trasformarla in realtà.
L’organizzazione ha dato il suo benestare alla nostra presenza ma, mio malgrado, devo dire che han dimostrato di non aver ben compreso il significato del nostro progetto. Insomma è stato più semplice scucirci 40 €. a cranio ed offrire due pettorali omaggio rispetto al contrario….Dio denaro!
Che battaglia fare comprendere alla mia interlocutrice che difficilmente avremmo consentito che la nostra Kbike finisse nella laguna e con lei chi ci fosse seduto sopra. Insomma acquisita la fiducia necessaria e la consapevolezza che questa tragedia non doveva accadere, pagato il dovuto con relativa spedizione della ricevuta, ci potevamo sentire della partita, o quasi…
La miss è stata in generale molto gentile, ma non ho capito se si fosse confrontata con qualche responsabile dotato di una sensibilità da anaconda, tanto da darci indicazione di partire con i nostri mezzi al fondo del serpentone: ma dico, pensavano che fossimo così lenti o forse si celava in ciò qualche pregiudizio? Pensate sia andata così?
Forse qualcuno alle 9.15 si è sintonizzato su Rai 2 sport ed è riuscito ad assistere alla partenza della gara avvenuta alle 9,25 per un primo gruppo di atleti tra i quali il nostro portentoso gruppetto. Insomma la sequenza sotto lo striscione dello start era la seguente: Handy Bike, NOI ed a seguire gli altri!
E’ stata necessaria una mossa strategica e risolutiva 30’ prima della partenza, grazie alla quale sono riuscito a ribaltare la direttiva che ci era stata prospettata, ma soprattutto il merito va ad uno dei responsabili della manifestazione di nome Claudio che ci ha consentito di esaltarci stando in quella posizione.
Insomma dopo interviste e foto di rito in un men che non si dica ci siamo ritrovati a sgambare per i primi chilometri in solitaria come idealmente immaginare di essere davvero quelli che la corrono in 3’05”.
Bè, mica andavamo tanto più lentamente! Eravamo davvero gasati della situazione ed i sorrisi e gli applausi della gente al nostro passaggio rendevano il percorso quasi in discesa, e questo dal 1° al 42° km abbondante.
Io e il “Pistu” (ndr. Fabrizio Pistoni) non ci siamo certo fatti problemi ad agganciarci ai primi e sostenere per qualche centinaio di metri il loro ritmo…non è stato poi così difficile, ma avevamo altro a cui pensare e quindi li abbiamo fatti andare.
La maratona si snoda su un percorso molto bello specialmente sino a Mestre, in ogni dove abbiamo trovato un folto pubblico entusiasta e caloroso. Non si possono contare le pacche sulle spalle che abbiamo avuto e le belle parole da parte di tutti, i pollici girati verso il cielo avrebbero potuto rallegrare la notte di una moltitudine di neonati.
L’apoteosi naturalmente avviene quando entriamo in Venezia, abbiamo cominciato a divorare gli interminabili ponti facendo tremare le passarelle sia in salita che in discesa, chiedendo strada a quelli che si paravano davanti che probabilmente si ponevano il dubbio se avessimo già fatto i primi 39 km. Il girotondo in piazza San Marco tra migliaia di persone ci ha dato la carica necessaria per volare sino all’arrivo e tagliare il traguardo con una gioia infinita.
Per la cronaca Giuseppe PULETTO con Mauro SAROGLIA, Gianluca PEROGLIO, Ivan ZACCARDI e Manuel PAVANELLO hanno frantumato il precedente record chiudendo la fatica in 4h20’. Poco dopo, in 4h40’ sono giunti Gianfranco Mogliotti con Pierpaolo MATTIACCI, Sergio INGRASSIA, Fabrizio PISTONI e Valter SERIS, che a loro volta hanno anche migliorato le performance precedenti.
Che dire, meglio di così! Ora nel leccarci un po’ le ferite stiamo già pensando a Torino, ma questa sarà un’altra storia…