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Maratona di Firenze: quasi 10 mila per una bellissima giornata di festa


La maratona di Firenze cresce sempre di più: l’edizione numero 30, che si è corsa questa mattina, ha raggiunto i 9300 arrivati, numero che mette saldamente la Firenze Marathon al secondo posto, dopo la Maratona di Roma, fra le 42 chilometri italiane.

Tanta partecipazione, runner da ogni angolo del mondo, per quella che è stata come sempre una bellissima festa, con il meteo che ha dato una bella mano risparmiando la città di Firenze proprio nei giorni in cui gran parte dell’Italia, soprattutto la Sardgena, è stata mesa in ginocchio dal maltempo. Proprio per ricordare le vittime dell’alluvione sardo e per dimostrare vicinanza a chi ha perso tutto, prima della partenza è stato osservato un minuto di silenzio.

La gara ha visto trionfare, sull’arrivo di piazza Santa Croce, l’ucrain classe 1978 Oleksandr Sitkoskiy, con il crono di 2h09’14. Con lui sul podio sono saliti o keniani Geoffrey Ndungu con il tempo di 2h12’18 e Kiprop Limo con 2h12’55. Primo italiano al traguardo al 12° posto: Massimo Leonardi del Valsugana Trentino, con il tempo di 2h21’39.

Fra le donne, successo per l’etiope Abeba Tekulu Gebremeskel con 2h30’37, davanti alla marocchina Hanane Janat con 2h36’01 e l’altra etiope Lemlem Yachem con 2h38’48. Quarta Claudia Gelsomino dell’Atletica Palzola con 2h46’13.

Unico neo di questa bellissima giornata di sport, non aver avuto nessun atleta italiano quanto meno su un podio. Un dato che, osservando con attenzione piazzamenti, tempi e prestazioni, indica sempre di più la profonda crisi dell’atletica italiana che non offre più talenti, o per lo meno runner potenzialmente competitivi, sulla distanza regina. Il bicchiere però, bisogna guardarlo sempre mezzo pieno: le nostre 42 chilometri non sono altamente competitive, gli italiani non sfiorano nemmeno il podio e vincono spesso atleti che ai più sono sconosciuti, ma stanno diventando sempre più delle maratone per tutti e questo è un segnale straordinario. Anche se pian piano, il numero degli iscritti cresce e aumenta quindi l’apprezzamento verso questa corsa che rimane per tutti un momento indimenticabile.

Molte delle maratone straniere, non solo le major, sono sempre più veloci e sempre più irraggiungibili, in quanto a crono e montepremi. Ma in Italia, ci teniamo volentieri le maratone…più belle.

Marco Ceste