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La forza verde dell’Ecomarathon di Moieciu de Sus (ROM): successo Valetudo con Emanuela Brizio, a Buta George Razvan la gara maschile


Qui dicono che oltre la competizione, per il conseguimento del risultato sportivo c’è l’arte di saper correre, questa sapienza è una dote che unisce una vasta e assimilata conoscenza delle cose con la capacità e l’equilibrio di vedere il mondo che ci circonda.

Con il sole o con la pioggia, l’ecomarathon di Moieciu de Sus in Romania ti prende il cuore e l’anima, queste verdi montagne che fanno da corollario al villaggio di Moieciu de Sus sono un immenso parco naturale, è una ricchezza verde alternata da pratoni senza fine, pinete allo stato naturale e boschi che danno un legname pregiato. Per molti chilometri il tracciato di gara scorre su questi enormi panettoni verdi, di conseguenza diventano una loggia panorammica sui monti Bucegi. Quest’anno poi le imponenti vette sono ancora copiosamente innevate e il panorama ne ha decisamente guadagnato. Le particolarità paesaggistiche di questo lembo di territorio Rumeno fanno enormemente lievitare l’interesse per questa ecomarathon e, edizione dopo edizione, lievita anche il numero dei partecipanti. Quest’anno le iscrizioni sono state fermate nel mese di febbraio perche erano già arrivate a quota 1300; i corridori si sono equamente divisi tra la marathon 42 km per 4800 metri di dislivello complessivo, e il cross di 14.2 km per un dislivello complessivo di 1200 metri.

Le persone a Moieciu de Sus vivono di ruralità, ogni casa ha un recinto con qualche mucca e un nutrito allevamento di galline, animali da cortile che qui sono molto utili perchè ai contadini forniscono le necessarie proteine per lavorare i prati, gli orti e per la raccolta della legna da ardere. Nonostante la sobrietà della loro esistenza, i residenti di Moieciu appena riescono a guadagnare un bel gruzzoletto di Lei, la moneta della Romania, adibiscono le loro abitazioni a pensioni per i turisti e questa attività ricettiva permette loro di vivere dignitosamente. Anche il Valetudo team è stato ospite in una di queste strutture e il nostro soggiorno è stato molto gradevole, la proprietaria ci ha cucinato alcuni piatti tipici dei Bucegi, sono stati una vera leccornia, poi le colazioni mattutine con marmellate fatte in casa sono state principesche, la confettura piu gettonata è stata quella con i piccoli frutti della rosa canina.

Sabato mattina 10 maggio alle ore 08.30 gli atleti si sono schierati come dei veri soldatini nella zona pre start, la maggioranza indossava tute un poco pesantucce, ma si sà che a volte la tensione agonistica porta a esagerare nel modo di abbigliarsi. Alle ore nove in punto le capocce della gara, le gemelle David, hanno urlato la partenza e i milletrecento corridori si sono lanciati con un’andatura indemoniata per i prime tre chilometri di gara in leggera ascesa, prima su strada asfaltata e poi su strada bianca. I runners Rumeni sono incuranti della distanza della gara che vanno ad affrontare e partono sempre a tutta. Gli stranieri che partecipano a questa gara si immaginano che è il malvagio conte Dracula che sospinge questi adrenalinici atleti di casa con magici riti propiziatori.

A proposito, a pochi chilometri da Moieciu si trova uno dei castelli del conte Dracula ed è impressionante la cura maniacale dell’arredamento del castello, le ampie stanze mostrano il buon gusto della famiglia del conte Dracula, in ogni locale ci sono degli enormi camini o stufe in maiolica che rendono molto accoglienti questi aristocratici luoghi. Poi però le stanze di tortura incutono ad ogni visitatore molta apprensione, in una di queste erano in bella mostra due marchingegni di tortura terribili. Il primo arnese di tortura era un’enorme sedia, sui punti di contatto al corpo del malcapiato/a, che disgraziatamente dovevano sedersi, emergono un’enorme quantità di punte di legno pronte a conficcarsi nei muscoli dei torturati, la seconda macchina infernale era un sarcofago sempre in legno dove su ogni lato, da cima a fondo, sono posizionate una miriade di punte in legno pronte anche loro a conficcarsi nelle malcapitate vittime. Dopo questa descrizione degli strumenti di tortura della famiglia del conte Dracula capite bene il perchè della partenza fulminea della quinta edizione della ecomarathon di Moieciu de Sus, scherzo però…

Dopo il furioso avvio, un ponticello in legno immette la gara sulla prima salita, qui la pendenza è abbastanza impegnativa e il corpo dei runners si surriscalda, ma gli animi velleitari dei battistrada flash in debito d’ossigeno si raffreddano subito e il fiatone fà rallentare l’andatura, e pian piano si fanno avanti i corridori di fondo. Terminata la prima ascesa di giornata, in mezzo ad un’estesa pineta, giù a tutta birra in una comoda strada forestale, poi quando termina la fitta abetaia ecco i maestosi monti bucegi imbiancati di neve fresca e lo spettacolo di questa natura inizia a imprimersi negli occhi dei corridori. Due brevi salitelle con una bella discesina finale a picco su Moieciu, hanno fatto terminare la corsa dei corridori che si sono cimentati nella gara cross.

A questo punto i nuvoloni dei Bucegi hanno iniziato ad intermitenza a sputare aquazzoni ma la scarsa tecnicità del terreno ha creato pochi problemi ai corridori in gara. Al termine del secondo giro della 42 km i giochi erano fatti; al comando della gara si sono sistemati il duo Buta George Razvan e Bogya Tamas mentre l’aquila Valetudo Luca Miori viaggiava in terza posizione tallonato a breve distanza da Balan Silviu, nelle posizioni di vertice era ottimamente piazzato anche l’altro aquilotto Toniolo Mauro. Nella ecomarathon rosa l‘aquila di Aurano Emanuela Brizio ha dovuto forzare l’andatura sin dai primi metri di gara perchè davanti a lei è partita come un boeing la leader della gara cross di 14 km Rodean Ana e non conoscendo le avversarie e la loro scelta di di gara a cui partecipavano, la Manu ha dovuto partire a tutta per tenersi in scia alla veloce atleta Rumena campionessa di orienteering. Il primo ad alzare le braccia al cielo per questa quinta dell‘ecomarathon è stato il giovane Buta George Razvan in 3h35‘59“ che con una freschezza atletica invidiabile è riuscito a creare tra sè e il suo contendente alla vittoria un divario cronometrico molto importante, secondo Bogya Tamas team CS Unirea Alba time 3h38‘40“, l’aquila Valetudo Luca Miori è stato per buona parte della gara in lotta per la medaglia di bronzo ma putroppo nel finale è rimasto con poche energie in corpo e ha dovuto cedere la terza piazza a Balan Silviu team Sponser che ha chiuso in 3h44‘22“, 4° Luca Miori in 3h45‘35“, 5° l’aquila Rumena Vlad Florin Danut 3h48‘16“. Negli ultimi chilometri i vari cambi di sentiero e la stanchezza hanno giocato un brutto tiro all’aquila Valetudo Mauro Toniolo e mentre accarezzava il sogno di iscrivere il suo cognome nei primi quindici della classifica open Mauro si è ritrovato su un sentiero simile a quello della gara che però lo ha portato abbondantemente fuori gara.

Nella eco rosa prima Brizio Emanuela in 4h13‘57“, 2^ Dogaru Paula team Cpnt 4h30‘21“, a pari merito il terzo posto con Mutter Ingrid e Tanase Gianina time 4h37‘23“.

Nella gara cross maschile il risultato finale è stato in bilico fino sul filo di lana, in volata ha vinto Palici Viorel team Sponser in 1h00‘29“, 2° Laza Marcel 1h00‘32“, terzo l’aquila Valetudo Gyrogy Szabolcs 1h01‘04“, nella classifica over 50 secondo Pesenti Giorgio in 1h28‘16“. Nella corsa femminile 1^ Rodean Ana 1h13‘08“, 2^ Marin Daniela 1h19‘50“, 3^ Sandieva Yana 1h20‘59“.

Nel pomeriggio gran finale con le varie gare per le categorie EcoKids, terminate tutte le competizioni si è celebrato nella struttura delle feste la bellissima cerimonia di premiazione. Un sentito grazie a tutto lo staff dell’organizzazione di questa stupenda gara.

Di Giorgio Pesenti

Giorgio Pesenti

ono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.