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Chaberton Marathon nella bufera: percorso ridotto e vittorie a sorpresa

Per
la sesta prova del World Series Trials di skyrunning, la Chaberton Marathon,
l’attesa durava da mesi, soprattutto tra i corridori delle montagne della Val
Susa. Il maltempo, invece, ha guastato la festa, costringendo gli organizzatori
a ridurre il percorso della Marathon, così come della K22. In pratica da Cesana
a Fenils, poi il colle dello Chaberton, veniva tolta la salita e la discesa
alla vetta, visto il rischio dei fulmini e poi discesa a Claviere. In pratica
stesso percorso per tutti, sono con partenze separate, con la saggia decisione
degli organizzatori di non rischiare oltre, loro in primis, e poi corridori e
soccorso.

Comunque
freddo e pioggia l’han fatta da padroni, cambiando in qualche caso le gerarchie
di gara, indurendo i muscoli di quasi tutti i partecipanti. Nella Marathon
vince a sorpresa lo spagnolo Jokin Liceaga Mitxelena il tempo di 1:52’08, seguito
da Paolo Larger in 1:53’59, terzo il britannico Ricky Lightfoot in 1:54’01,
quarto Samuel Bonaudo in 1:58’54 e quinto l’altro spagnolo Ruiz Garcia Juan
Antonio in 2:04’51.

Nella
gara femminile le francesi Maud Giraud e Corinne Favre, arrivate insieme in 2:11’28,
con  Cecilia Mora ottima terza in 2h12’29.
Quarto posto per la francese Isabelle Jaussaud in 2:17’30.  A sorpresa la favorita Emanuela Brizio chiude
al quinto posto in 2:19’52, andata in crisi a causa del freddo.

Nella
K22, ancora Spagna sugli scudi, con il catalano Just Asensio Sociats  primo in 1:49’03, seguito dal francese
Stephane Ricard in 1:51’49 e da Dario Bonino in 1:52’58. Nella gara femminile
Stefania Cagnoli vince in 2:22’09, su Alma Rrika in 2:24’08 e Marina Plavan
in 2:27’03.

In
allegato le classifiche complete.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.