Yeman Crippa Campione Europeo di Cross, Italia d’oro negli Junior e bronzo con Said Ettaqi e con la squadra Senior
Strepitosa l’Italia Junior nei Campionati Europei di Samokov in Bulgaria, dove conquista l’oro a squadre e soprattutto quello individuale con la vittoria di Yeman Crippa.
L’azzurrino, alla sua terza partecipazione alla rassegna continentale (32° nel 2012 e 7° nel 2013), a metà gara tiene saldamente il comando delle operazioni seguito a ruota dallo spagnolo Mayo, dal russo Novikov e da una pattuglia turca composta da Elktamis, Bozkurt e Bekmezci. Alle loro spalle viaggia in dodicesima posizione l’allievo Yohanes Chiappinelli, staccato di una manciata di secondi non lontano dall’altro azzurrino Said Ettaqi. All’ultimo giro il colpo di scena: il russo Novikov che aveva tentato l’allungo su Crippa fa male i conti e maldestramente si avvia in anticipo verso il corridoio del traguardo. L’azzurrino – a luglio decimo nei 1500 ai Mondiali Juniores di Eugene – che era comunque sulla sua scia non lascia scampo a questa fatale distrazione dell’avversario e ritorna prepotentemente davanti a tutti in solitaria. E’ lui il campione europeo junior di cross (20:07), come Andrea Lalli nel 2006 a San Giorgio su Legnano. Ma sul podio non sarà da solo.
Said Ettaqi, infatti, nell’ultimo giro è protagonista di una strepitosa rimonta che lo porta fino alle medaglia di bronzo (20:28) dietro allo spagnolo Carlos Mayo (20:22). Con il quinto posto di Yohanes Chiappinelli (20:33) e il nono di Alessandro Giacobazzi (20:41), l’Italia surclassa tutti anche nella classifica a squadre (18 punti). E così dopo il bronzo della passata edizione stavolta arriva la più preziosa delle medaglie. Battute nell’ordine Spagna (41 punti) e Turchia (70). Sul gradino più alto del podio salgono Crippa (18enne nato in Etiopia, ma che da tempo ha trovato una nuova casa sulle montagne del Trentino), Ettaqi (18enne marocchino trasferito in Toscana), Chiappinelli (17enne etiope adottato da una famiglia di Siena), il modenese Giacobazzi, Yassin Bouih (nato 18 anni fa a Reggio Emilia da genitori marocchini e oggi 41°) e il cuneese Pietro Riva (ritirato per infortunio). Sei ragazzi, sei storie diverse con il comune denominatore dell’atletica ed un unico grande abbraccio azzurro che si fa ancora più stretto quando a Borovets – oggi per la seconda volta – risuona l’inno nazionale.
Le gare Senior
Si chiude con la medaglia di bronzo della squadra senior maschile la ventunesima edizione dei Campionati Europei di corsa campestre. Nel medagliere finale della rassegna continentale l’Italia con 2 ori e 2 bronzi occupa così la quarta posizione alle spalle di Gran Bretagna (9 medaglie: 4/4/1), Russia (6: 3/1/2) e Turchia (6: 3/1/2). A mettere il sigillo alla trasferta azzurra ci ha pensato, appunto, la formazione senior maschile che sui 10km è stata artefice di una prova d’insieme generosa e di grande carattere. Determinanti per il podio l’ottavo posto di Stefano La Rosa (33:17, miglior risultato in carriera agli Europei di cross), il quattordicesimo di Marouan Razine (33:26), il diciassettesimo di Patrick Nasti (33:29) e il ventesimo di Ahmed El Mazoury (33:43). Oro alla Turchia trascinata dalla vittoria al photo-finish di Polat Kemboi Arikan (32:19) sul connazionale ventenne Ali Kaya (32:19) che appena un anno fa aveva trionfato tra gli juniores. Terzo il campione uscente Alemayehu Bezabeh (32:30) con la Spagna argento a squadre. Nella prova senior femminile (7.782m) le azzurre concludono al quinto posto con il miglior risultato individuale firmato dalla capitana Elena Romagnolo (sedicesima in 29:33). Titolo europeo alla Gran Bretagna che svetta su tutte con l’oro di Gemma Steel (28:27) e l’argento di Kate Avery (28:27). Solo Russia, invece, nella prova under 23 maschile (7.782m) con la tripletta realizzata da Ilgizar Safiulin (oro, 25:31), Igor Maksimov (argento, 25:33) e Vladimir Nikitin (bronzo, 25:37) che ipoteca il titolo a squadre. Il primo italiano al traguardo è Abdelmjid Ed Derraz (ventottesimo, 26:30), ma un infortunio mette fuori gioco Neka Crippa (fratello maggiore di Yeman) e così gli azzurri restano fuori dal computo del ranking per team. Russia e Gran Bretagna si spartiscono, quindi, il bottino delle under 23 (6.085m): oro individuale alla britannica Rhona Auckland (22:23) e successo a squadre alle russe. In precedenza nella prova junior femminile (3.857m) l’Italia si era fermata all’ottavo posto nella classifica per team dominata dalla Gran Bretagna. La migliore delle nostre under 20 è stata l’allieva Nicole Reina, diciottesima (15:08); vittoria alla turca Emine Hatun Tuna (14:13).
Fonte fidal.it