La maratona di Pechino a sorpresa all’eritreo Ghebreslassie, ottima Italia con Ruggero Pertile 4º e Daniele Meucci 8º
Cuore azzurro nella prova d’esordio dei Campionati Mondiali di atletica a Pechino. Nella gara più dura e più prestigiosa dell’atletica che corre, la maratona, corsa in condizioni climatiche proibitive per caldo e smog, hanno fatto una grande prova i due azzurri in gara Ruggero Pertile e Daniele Meucci.
La vittoria è andata a un giovane eritreo, 19 anni, dal cognome importante Ghirmay Gebreslassie, che in 2h12’27” si aggiudica il titolo iridato, seguito sul podio dall’etiope Yemane Tsegay argento in 2h13’07” e dall’ugandese Solomon Mutai bronzo in 2h13’29”.
A meno di un minuto, in 2h14’22”, commovente quarto posto per Ruggero Pertile, che a 41 anni, un’età da master, sa ancora essere protagonista a livello mondiale della maratona. Al 25 km prima Pertile e poi Meucci si portano davanti al gruppo dei migliori, che tra l’altro perderà per strada i favoriti keniani Kimetto e Kipsang, con il campione olimpico e mondiale l’ugandese Kiprotich l’unico a salvarsi al 6° posto. Purtroppo un problema di stomaco di Meucci lo costringe ad uno stop, cosa che appesentirà il suo crono finale, 2h14’53”, di circa un minuto, privandolo forse della possibilità di giocarsi il bronzo allo sprint, ma dandogli la certezza che è un maratoneta di livello mondiale che ci fa ben sperare per le Olimpiadi. Nella classifica a squadre l’Italia è la prima nazione europea, dietro alle africane, una soddisfazione in più per il DT Massimo Magnani.