Lo Stellina incorona Cesar Costa Campione Mondiale Master di corsa in montagna su Jonathan Wyatt, a Bernard Dematteis e Antonella Confortola la gara Open
Il Memorial Partigiani Stellina Valsusa, in provincia di Torino, è la corsa in montagna da sempre più internazionale d’Italia, con i corridori che da Susa e Mompantero salgono per i sentieri che portano sulle pendici del Rocciamelone, a Grange Sevine, il luogo dove si combattè la battaglia partigiana del 26 agosto 1944 combattuta dai partigiani della divisione Stellina del comandante Aldo Laghi, Giulio Bolaffi. Giovani che correvano sui sentieri tra Susa e il Rocciamelone, per sopravvivere in quei tragici anni e per ridare la libertà anche di correre in montagna per sport a tutti noi. Per anni questa era una gara per le Nazionali che avevano combattuto una contro l’altra nella seconda guerra mondiale, poi questo format si è evoluto in una gara internazionale con i grandi protagonisti della corsa in montagna. Nel 2010 fu Campionato Italiano assoluto, oggi è stato il Campionato Mondiale Master di corsa in montagna, organizzato come al solito alla grande dall’Atletica Susa con un grande gruppo, anche numericamente, di volontari che fanno riferimento ad Adriano Aschieris e Paolo Germanetto anima e cuore di questa manifestazione, cuore pulsante della corsa in montagna nazionale e non solo. Grandi protagonisti erano sui sentieri e altrettanto grandi protagonisti della storia dell’atletica erano nel parterre delle premiazioni. Faceva effetto vedere seduti uno a fianco all’altro due medaglie d’oro Olimpiche come Livio Berruti (Roma 1960) e Maurizio Damilano (Mosca 1980), a pochi giorni dal flop delle Olimpiadi di Rio, la nostalgia si fondeva con la consapevolezza che il tempo sta passando per tutti noi, che infatti partecipiamo a queste gare in versione Master.
Grandi protagonisti non solo sulle sedie degli ospiti dello Stellina, ma anche sui sentieri della Valsusa. Sì è iniziato ieri sabato 27 agosto con le gare delle categorie femminili e con i master maschili dai 55 in su. Oggi domenica 28 agosto si è iniziato con la gara open, e qui basta vedere i nomi dei vincitori per capire che cos’è lo Stellina: Bernard Dematteis (5 volte Campione Italiano, Vice-Campione Europeo e Mondiale) e Antonella Confortola, che oltre a tutti i titoli vinti nella corsa in montagna, sulle nevi delle Valli Olimpiche vinse una medaglia di bronzo nello sci di fondo. Per loro come per Vincenzo Milesi, Francesco Puppi, Martin Dematteis, Alice Gaggi e Sara Bottarelli, che hanno occupato gli altri gradini del podio maschile e femminile, una prova generale prima dei Campionati Mondiali di Bulgaria, Mondiale che prepareranno proprio al Sestriere cuore delle Valli Olimpiche.
Un’ora dopo la partenza della gara valida per il Campionato Mondiale Master per le categorie dai 35 ai 54 anni, sul percorso di 11 km e 1450 metri di dislivello. E anche qui i protagonisti sono quelli che hanno scritto la storia della corsa in montagna: il neozelandese Jonathan Wyatt 13 volte vincitore dello Stellina e per 6 volte Campione Mondiale Assoluto e il trentino Antonio Molinari, quattro volte vincitore dello Stellina e di un Campionato Mondiale Assoluto.
Più di 300 corridori al via dall’Arco di Augusto del castello della Contessa Adelaide, una moltitudine colorata di canottiere diverse dal solito, anziché sponsor tecnici o società locali, maglie di 27 nazioni, anche dell’altra parte del mondo come Australia e Nuova Zelanda, passando per Norvegia e Slovacchia, Stati Uniti, Germania e Inghilterra, poi tanti irlandesi con supporter rumorosi come sono soliti fare nel calcio. Insomma si correva per davvero in un contesto internazionale che “gasava” tutti quanti. Infatti la partenza era veloce come in tutte le altre edizioni, altro che da gara per veterani.
Per informazioni chiedere al vincitore un fuoriclasse della corsa in montagna, il portoghese Cesar Costa che vive a Martigny, a due passi dalla Valle d’Aosta, da anni protagonista delle grandi corse come la Sierre-Zinal e Jungfrau Marathon. Per lui vittoria assoluta e titolo mondiale della categoria Master40 in 1h08’53”, seguito sul podio dalla leggenda della corsa in montagna mondiale, Jonathan Wyatt autore di un grande recupero nel finale 2° in 1h09’15”, rimonta ai danni dell’irlandese Ian Conroy 3° in 1h09’20”, in testa per tre quarti di gara ma che proprio nel finale ha subito la rimonta di Costa e di Wyatt.
Ad aggiudicarsi il titolo nella categoria M45 Daniele De Colo dei Vigili del Fuoco De Vecchi Belluno, mentre negli M50 ha vinto un’altra leggenda della corsa in montagna, il trentino Don Franco Torresani, conosciuto ai più per la sua attività di prete, che fa quasi passare in secondo piano il suo grande valore atletico, che dura nel tempo. Corse lo Stellina nel 1998 con la maglia della Nazionale Italiana, maglia che ha vestito per otto volte, quindi nelle gare Mondiali da Master è salito 11 volte sul podio di cui 4 sonostate vittorie come quelle di oggi. E per finire in bellezza la sua giornata ha celebrato sul traguardo di Costa Rossa la messa in memoria dei caduti di quella tragica battaglia, con i gemelli Dematteis a fare i chirichetti e Jonathan Wyatt e Antonella Confortola a tradurre dei passi della sua omelia in inglese
Alla cerimonia finale di premiazione sono intervenuti il Presidente della WMRA Bruno Gozzelino, il Presidente della WMA Stan Perkins, il Presidente di Fidal Piemonte Maurizio Damilano in rappresentanza della Federazione Italiana di Atletica Leggera, il Presidente del Comitato Organizzatore Adriano Aschieris insieme al Presidente Onorario e Campione Olimpico Livio Berruti. Le istituzioni erano rappresentate dai Sindaci di Susa Sandro Plano, di Mompantero Piera Favro e di Venaus ; dall’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris. Presente anche la famiglia Bolaffi con Alberto Bolaffi figlio di Giulio alias Comandante Aldo Laghi, Mizuno, sponsor tecnico dell’evento, e Abekom Sport NaturAid.
Terminata la premiazione Paolo Germanetto ha voluto presentare la Nazionale di Corsa in Montagna che difenderà il titolo a squadre e le medaglie individuali vinte l’anno scorso, nei prossimi Campionati Mondiali del 10 settembre in Bulgaria. Saranno in ritiro al Sestriere Antonella Confortola, Alice Gaggi, Sara Bottarelli e arriverà anche Valentina Belotti qui assente. Per i maschi, assente Alex Baldaccini, c’erano Spada, Cesare Maestri (che non farà il mondiale), Francesco Puppi, Martin Dematteis, Xavier Chevrier e Bernard Dematteis. Proprio Bernard Dematteis ha preso la parola alla fine della presentazione: “Siamo stati a correre la storica gara Amatrice-Configno due giorni prima del terremoto, e abbiamo dormito proprio all’Hotel Roma, simbolo della distruzione. Ci piange il cuore vedere quel paese distrutto quando solo due giorni prima ci avevano invitati e ospitato come fossimo dei campioni olimpici. Anche se materialmente possiamo fare poco, abbiamo deciso di mettere all’asta le maglie della Nazionale con cui correremo il Mondiale e donare loro il ricavato. Questo come gesto di solidarietà nel nostro piccolo, per dir loro che il mondo della corsa in montagna non li dimentica.”
Medagliere italiano della seconda giornata
ORO (5)
M45: Daniele De Colo (Gs Vigili del Fuoco De Vecchi Belluno)
M50: Franco Torresani (Atl. Trento)
squadra M40: Giuseppe Antonini (Atl. Paratico), Silvio Balzaretti (Atl. Monterosa Fogu Arnad), Fabio Pinelli (Stone Trail Team)
squadra M45: Daniele De Colo (Gs Vigili del Fuoco De Vecchi Belluno), Cristian Badini (Atl. Paratico), Lorenzo Trincheri (Gs Roata Chiusani)
squadra M50: Franco Torresani (Atl. Trento), Luciano Bosio (La Recastello Radici Group), Martin Obexer (Telmekom Team Südtirol)
ARGENTO (2)
M50: Luciano Bosio (La Recastello Radici Group)
squadra M35: Filippo Barizza (Atl. Dolomiti Belluno), Massimiliano Di Gioia (Atl. Palzola), Luca Malgarida (Us Malonno)
BRONZO (3)
M40: Giuseppe Antonini (Atl. Paratico)
M45: Cristian Badini (Atl. Paratico)
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