Sabato si corre a Geres in Portogallo il Campionato Mondiale di Trail
Sono partiti oggi gli azzurri della Nazionale Italiana di Trail alla volta del Portogallo e più precesamente Geres, dove si svolgerà il Campionato Mondiale di Trailrunning a due anni di distanza da quello di Annecy, il primo “ufficiale” della Iaaf e ad un anno da Mondiali di Atletica di Pechino che sancirono il riconoscimento ufficiale del Trailrunning come specialità dell’atletica leggera.
In barba a tutti i distinguo che organizzatori e atleti del mondo trailrunning fanno al riguardo di tale manifestazione, questa è quella che assegna il titolo mondiale, individuale e a squadre, e questa conta. La squadra messa insieme dal DT Paolo Germanetto è il meglio che il panorama italiano offre, con criteri di selezione chiari fin dallo scorso mese di aprile e qualche rinuncia di propria volontà che avrebbe potuto far bene, anche se non per le medaglie individuali sicuramente per la gara a squadre. Ma tant’è, nello sport gli assenti hanno sempre torto e le occasioni vanno prese quando ci sono.
Gli azzurri in gara nella categoria maschile saranno Giulio Ornati, Giuliano Cavallo, Luca Carrara, Georg Piazza e Carlo Salvetti. Nella categoria femminile difenderanno la maglia azzurra Lisa Borzani, Virginia Oliveri, Simona Morbelli, Cristiana Follador e Lara Mustat.
Sul percorso i 85 km con 4800 metri di dislivello in su e in giù, dovranno vedersela con due squadroni come Francia e Spagna, che monopolizzarono i podi della rassegna iridata di Annecy, e che sicuramente si presenteranno in Portogallo per ripersi. Senza dimenticare che Gran Bretagna, Usa e forse Norvegia vorranno ribaltare i pronostici.
A livello individuale saranno presenti tra le donne l’oro e l’argento di Annecy, le francesi Nathalie Mauclair e Sylvain Court, contro le spagnole Uxue Fraile e Azara Garcia. Sarà protagonista anche la svedese Emelia Forsberg, che di solito fa gare di skyrunning più brevi e tecniche, ma che si presenta comunque con i favori del pronostico per una medaglia.
Tra gli uomini i pronostici sono più complicati, tanti i possibili protagonisti di 37 nazioni e magari entreranno in gioco anche gli interessi di squadra, per le nazioni che puntano anche alle medaglie a squadre.
Sarà in gara il campione 2015, il francese Sylvain Court, con il connazionale Ludovic Pommeret fresco vincitore dell’UTMB. Michel Lanne, Nicolas Martin, Benoit Cori e Aurelien Collet completano lo squadrone transalpino, a cui si contrappongo le “furie rosse” spagnole con Pau Capell, Tofol Castaner, Dani Garcia, Yeray Duran e Pablo Villa. Per la Gran Bretagna ci saranno Tom Owens e Andy Sympson, quindi il norvegese Thorbjorn Ludvigsen. Chissa che non faccia la sorpresa il nepalese Bhim Gurung, vincitore del Trofeo Kima 2016, ma forse il percorso è troppo corribile per le sue caratteristiche.
A domenica per la cronaca.