Haria Extreme: ancora un podio internazionale per l’Aquila Valetudo Marina Plavan
Haria Extreme, quando il nome dice gia’ tutto di una gara Ultra. Nata 6 anni fa all’ombra della piu celebre e anziana Trans Gran Canaria, come tante altre gare, vedi la CCC o la TDS del Monte Bianco, nel giro di pochi anni ha conquistato una fetta di appassionati del Trail e delle Ultra.
Una gara lunga 104 km e con 3200 metri di dislivello positivo difficile da interpretare.
Infatti se nelle prima parte, dalla partenza nel bellissimo Parco Nazionale di Timasnfaya fino alla rimomata spiaggia per tutti i surfisti d’Europa, Caleta Famara, la gara si presenta senza troppe asperità altimetriche ed e’ quindi molto corribile. Dal km 48 si trasforma completamente come se vi fosse un’altra gara nella gara, tre salite durissime, alcuni tratti attrezzati con corde aspettano i corridori da li fino all’arrivo nella caratteristica cittadina di Haria.
Un percorso dicevamo che mette a dura prova le capacita’ tecniche degli atleti, si va dalle dune di terra lavica di colore nera e finissima, alle dune di sabbia vere proprie in riva al mara, a km e km da percorrere in letti di torrenti asciutti, a sentieri in qualche caso decisamente esposti che si inerpicano verso le vette dell’isola.
Correre qui e’ un connubio a tutti gli effetti con la natura, in alto il vento fortissimo a volte contrario a volte a favore risuona continuamente nelle orecchie non lasciando possibilita’ di sentire altro, in basso scendeno verso la spiaggia il suono delle onde e i versi dei gabbiani risuonano nell’aria.
E sono proprio queste immagini e questi suoni che hanno convinto l’Aquila Valetudo Marina Plavan, dopo la bellissima esperienza di marzo a Gran Canaria a ripetere l’esperienza, questa volta su un’altra isola: esattamente Lanzarote, forse la piu aspra, la piu arida e sicuramente quella che fa capire meglio cosa puo’ essere un’eruzione vulcanica e quali gli effetti.
Circa 200 atleti alla partenza della Ultra, per un totale di oltre 1300 su tutte le distanze che qui andavano dalla 104, alla 42, alla medium.
Marina fin dall’inizio resta nelle prime posizioni, non sarà mai fuori dalle prime 6 donne e dai primi 30 assoluti, ha studiato il percorso, visionandolo anche nei giorni precedenti e non ha lasciato nulla al caso.
Restare con le prime ok ma senza esagerare la gara inizia dal km 48.
Da li infatti Marina si alternerà tra la 4a e la 3a posizione, per poi rimanere saldamente attaccata alla posizione più bassa del podio.
Un terzo posto che dopo le vittorie di inizio anno Al Trail dei Monti Pisani e dell’Isola del Giglio, l’ha catapultata al 2 posto nella Ultra delle Orobie, gara durissima che si prefigge di diventare un appuntamento sempre più internazionale e che fa da vetrina alle stupende Alpi Orobie.
E come non dimenticare il tris al Tor des Geants 2016, per la terza volta concorrente, sempre finisher nella top five di questa fantastica gara della Valle d’Aosta: 4ª, 3ª e ancora 4ª, e nella Assoluta 46ª, 29ª e 20ª proprio quest’anno.
A Lanzarote quindi l’Aquila Valetudo timbra ancora il cartellino in una gara di livello Internazionale, con ben 26 nazionalita’ rappresentate e inserita nel Calendario ITRA.
Di Omar Riccardi