Olimpia trail: a Cavaglià vincono Clara Rivera ed Enzo Mersi
Successo meritato per gli organizzatori della società Olimpia Runers che hanno allestito sulle colline intorno a Cavaglià un nervoso trail di 20 km per un dislivello complessivo di 800 metri, mentre per i meno allenati è stato organizzato un trail di otto chilometri. Sono stati 175 i trailer presenti al trail long e 100 per il trail breve. Il via del trail k20 è avvenuto alle ore 09,30 nei pressi del campo sportivo di Cavaglià e dopo un breve tratto su asfalto il tracciato è filato su per le colline biellesi a cavallo con quelle di Vercelli. Molto green il passaggio intorno al bacino lacustre intermorenico di Bertignano dove era posto il primo dei due ristori sul percorso, peccato che il meteo ha colorato di grigio la giornata ma comunque tutti i runner hanno gradito questo spettacolo invernale della natura morenica.
In questo primo tratto dell’Olimpia trail ha comandato la gara l’aquila Valetudo Racer Proserpio Paolo ma poi quando la tecnicità del tracciato è diventata simile ad una corsa di skyrunning si sono sfidati fino all’ultima goccia di energia l’aquila dell’Atletica Monterosa Enzo Mersi e l’aquila bergamasca di Colere Valetudo Racer Belinghieri. Clemente nei tratti tecnici di salita e discesa si francobollava alla scia di Mersi ma come il trail prendeva la piega della pianura Mersi riusciva ad allungare e distanziare il grintoso skyrunner colerese. In questo modo Enzo Mersi ha tagliato per primo il traguardo di Cavaglià con il tempo di 1h16’58”, argento per Belinghieri Clemente in 1h17’35”, al terzo e quarto posto altre due aquile Valetudo Racer Proserpio Paolo 1h20’10” e il grintoso Toniolo Mauro. Inoltre erano presenti i Valetudo Costantin Paolo e Pesenti Giorgio. Nel k20 femminile vittoria di Rivera Clara ATL. Cairo in 1h43’40”, seconda Ferrara Loredana team Boggeri Arquata Scrivia e bronzo per De Simone Alice ASD. Caddese.
Nel trail di 8 km sono arrivati primi Alessandro Mello Rella del Biella Running e Antonietta Di Napoli dell’Atletica Santhià.
Di Giorgio Pesenti