Il racconto dell’UTMB

Le mie grandi emozioni

Ore 18:30 di venerdì 1 settembre Chamonix Mont Blanc. Ho vissuto una bellissima esperienza all’interno di una delle gare di Trail Running più spettacolari e massacranti al mondo. 171 km e 10.000 metri di dislivello positivo attorno al Monte Bianco, attraversando tre paesi: Francia, Italia e Svizzera. Una gara la mia gestita su più fronti, dall’alimentazione cercando di mangiare ad ogni ristoro che incontravo, alla gestione del ritmo. Fino a Courmayeur (80 km) sono riuscito a gestirmi bene il ritmo di gara in modo quasi esemplare, salite comprese (da discesista quale sono). Uscito dalla base vita di Courmayeur, affrontando la salita infinita che porta al rifugio Bertone, mi accorgo che le gambe della salita mi avrebbero da lì a poco abbandonato, lasciandomi solo il piacere delle parti corribili e delle discese. Ad aggiungersi a questo inconveniente, dettato da un clima polare e da una bufera di ghiaccio nell’ascesa al col ferret (2500 mt slm), ho avuto un principio di assideramento alle mani che mi ha creato diversi problemi nell’affrontare con decisione e ritmo l’ascesa. Fortunatamente scollinando poi velocemente dal colle ho riacquistato velocemente l’utilizzo delle mani e la forza organica che mi ha poi consentito di ultimare la folle corsa verso chamonix. Da lì in avanti il destino mi ha portato poi a condividere il mio UTMB con due grandi personaggi del Trail Italiano: i connazionali Martina Chialvo (Piemontese) ed il piemontese Boaglio Leglio, unitamente alla tacita decisione da parte di tutti e tre di arrivare assieme a Chamonix con il tricolore italiano fra le mani. 32 ore di grandi emozioni, questo è l’UTMB corso da Matteo Colombo Valetudo skyrunning Italia Racer

Di Matteo Colombo Valetudo Racer

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.