Tra sei mesi a Tavagnasco si assegneranno i titoli italiani di Corsa in Montagna
Mancano sei mesi al 22 luglio 2018, ma a Tavagnasco, paese della provincia di Torino quasi al confine della Valle d’Aosta, si stanno già scaldando in motori in vista della Corsa ai Piani, che sul traguardo di Santa Maria Maddalena ai Piani incoronerà non solo il vincitore della 67a edizione della gara più longeva d’Italia (e d’Europa), ma anche il nuovo Campione Italiano di Corsa in Montagna per il 2018. E già, quest’anno la Corsa ai Piani vedrà i migliori protagonisti della scena italiana, e quindi mondiale, della corsa in montagna, che proprio sui sentieri di Tavagnasco si daranno battaglia per conquistare la maglia tricolore e aggiudicarsi le canottiere azzurre della rassegna iridata che si correrà poi in settembre nel Principato di Andorra.
In ottemperanza a queste due esigenze, cioè della prova di sola salita del Campionato Italiano e di una prova di selezione per la composizione della squadra Nazionale Italiana, il Comitato Organizzatore della Corsa ai Piani ha deciso di modificare il percorso, rispetto a quello tradizionale, e di riproporre il tracciato che nel 2006 fu prova di sola salita del Campionato Italiano. Sui 10,5 km con 1050 metri di dislivello del tracciato identico per uomini e donne senior si decideranno i destini della corsa in montagna 2018, dopo la prima prova di Saluzzo del prossimo 10 giugno. Circa 5 km con 580 metri di dislivello sarà invece il percorso per gli junior sia maschili che femminili.
Sei mesi sembrano tanti, oggi c’è la neve fino a bassa quota sulle montagne, ma le cose da fare saranno tante per il Comitato Organizzatore della Corsa ai Piani presieduto da Roberto Sances, per il Comune di Tavagnasco, con il Sindaco Giovanni Franchino e per la società organizzatrice la Podistica Valchiusella.
Ma da queste parti la corsa in montagna è storia e tradizione, fin dalla prima edizione del 1952, la corsa dal ponte sul fiume Dora fino alla chiesa di Santa Maria Maddalena ai Piani. I vecchi leoni della corsa in montagna come Marco Morello la tramandano oralmente, come si faceva una volta. Ed ecco la scoperta, da parte mia, che i promotori della prima edizione furono Cesare Franchino e Vittorio Elli, ma il patrocinio, e i soldi, per la prima edizione furono dati da colui che segnò la storia del Canavese e dell’industria italiana: Adriano Olivetti.
Tanti saranno i racconti che faremo da qui al 22 luglio; saranno sei mesi di avvicinamento con allenamenti, organizzazione, storia, cultura e sport, saranno giornate di festa e di battaglia sportiva, come nelle migliori tradizioni della corsa in montagna, che ha in Tavagnasco uno dei suoi simboli.
Info sul sito www.corsapiani.it