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Successo per l’esordio della Via Lattea Trail & Run di Sauze d’Oulx (TO)

Circa 400 arrivati nella fredda notte di Sauze d’Oulx per la
gara ideata e realizzata dalla premiata ditta Nico Valsesia e Maurizio Scilla.
Per la Via Lattea Trail un percorso impegnativo, 30 km e 1850 metri di
dislivello con i passaggi in quota del Fraiteve (Quota 2701 metri)  e del Col Basset (Quota 2596), oltre che a
Sestriere che rimane sempre a quota 2035 metri. La Via Lattea Run proponeva il
passaggio in quota a Sportinia a quota 2100 metri, con il passaggio intermedio
di Clotes a 1770 metri. Nonostante una serata più adatta ai pinguini che ai
trailer, con temperature sui -20°, grande gara femminile con Emanuela Brizio
(campionessa mondiale di Skyrunning in carica che in 3:18’32 ha la meglio su
Cecilia Mora (a sua volta campionessa mondiale di Trail Running) in 3:27’21,
con Patrizia Pensa che guadagna la terza piazza in 3:45’50.  La gara maschile è vinta dal francese Guillon
Antoine in 2:58’15 su Daniele Fornoni secondo in 2:58’58, con Stefano Butti
terzo in 3:00’58.

Nella Via Lattea Run vittoria allo sprint di Andrea Tiberi
in 58’01 su Simone Eydallin 2° in 58’03, terzo il francese Patrick Michel
in1:02’48. Nella gara femminile buona prova di Alma Rrika vittoriosa in
1:08’55 su Marina Plavan 2° in 1:11’04 e Stefania Cagnoli 3° in 1:11’28

Di seguito il racconto della Via Lattea trail di Carmela Vergura:

“Ritorno a Sauze molto
volentieri, tre anni dopo le Olimpiadi di Torino. Questi luoghi, Sauze D’Oulx e
Sestriere, sono stati sedi importanti per le gare di Torino 2006, dove  ho preso parte come volontaria. L’idea di
partecipare a questo trail, organizzato da due simpaticissimi ed infaticabili
personaggi, Nico Valsesia e Maurizio Scilla, mi ha entusiasmato sin da quando
cominciavano a girare i primi volantini pubblicitari della gara.

Gara unica nel suo genere, combina
la corsa con la notturna con il solo aiuto della lampada frontale. Il percorso
si snoda per il 90% sulle piste della Via Lattea, il più esteso comprensorio
sciistico piemontese. Più che una gara, è stata una sorta di passeggiata sulla
neve al chiaro di luna.

A partire dalle ore 18.00 nella piazza
di Sauze ero in buona compagnia, quasi 400 atleti vestiti in maniera adeguata,
zaini controllati dall’organizzazione con tutto il materiale obbligatorio a
partire dalla pila frontale di ricambio, giacca a vento, fischietto, riserva
d’acqua e alimentare  e ogni sorta di
cose e oggetti che potevano tornare utili in caso di necessità. Tutti gli
atleti sono stati molto previdenti nei confronti della sicurezza, soltanto il
primo ha fatto il furbo, un francese che al traguardo avevo fatto fermare il
cronometro con un tempo ampiamente al disotto delle tre ore, è stato
successivamente squalificato, poiché aveva abbandonato il suo materiale
obbligatario lungo il percorso.

E’ giusto pensare alla propria
incolumità e sicurezza sapendo che alla partenza avevamo la temperatura a meno
10 gradi, infatti gli organizzatori hanno deciso giustamente di modificare il
percorso del percorso lungo poiché al passaggio sul Monte Fraiteve c’era un
vento a dir poco polare. Questa saggia decisione è stata accolta positivamente
da tutti noi.

Quel bellissimo cielo stellato ci
ha guidati su tutto il percorso facendoci vivere un’esperienza unica, irripetibile
e meravigliosa. Più che una gara questo trail si propone come un’escursione
sulla neve ascoltando il rumore dei piedi che passo dopo passo lasciano le
proprie impronte sul morbido tappeto bianco. Le emozioni si accavallano, non
esistono i chilometri, non esistono più tempi da fermare o da controllare, non
esiste la competizione, il fiato è quello di un normale camminatore, la fatica
è condivisa tra tutti piacevolmente.

Bravi Nico e Maurizio, avete
pensato a tutto, dai ristori abbondanti ad ogni rifugio, agli alpini che
chiudevano il percorso come angeli custodi, i mezzi chiodati per eventuali
soccorsi, molti fari illuminanti come stelle comete a segnalare la strada, la
graditissima cena nel bel ristorante di Sauze, insomma come non premiare questi
due organizzatori che per una notte ci hanno fatto vivere una notte magica. Per
una volta nella Via Lattea niente sci le scarpe da corsa aiutate da speciali
chiodini da neve per non scivolare.

Per i meno allenati erano stati
previsti due percorsi alternativi, la 10 chilometri run e il cammina
trail di 4 km.
Anche per i bimbi è stato previsto il “bocia trail”. Insomma per una sera Sauce
d’Oulx si è trasformata come il regno dei podisti sulla neve.

A vincere la 30 km sono stati Antoine Guillome, francese
del Team Lafuma e Emanuela Brizio per le donne, arrivata nei primi venti
assoluti. La partenza alle ore 18.00 è stata emozionante, la sottoscritta ha
impiegato esattamente 4 ore e 27 minuti, tribolando soprattutto nell’ascesa al
Col Basset per crampi da freddo allo stomaco. Per un momento ho pensato di
deviare il mio percorso verso la 10 km
ma ho stretto i denti e non ho voluto perdermi le incredibili emozioni
percorrendo invece il lungo.

All’arrivo di Sauze, ho guardato
su in alto, ho ringraziato le stelle, una lacrimuccia mi è scesa dall’occhio
poiché c’era mio marito che come un ghiacciolo mi stava aspettando da non so
quando tempo.”

Il racconto dell’organizzatore, Maurizio Scilla.

Sabato 19 dicembre a Sauze d’Oulx  ha
avuto luogo una prima eccezionale in Italia, infatti mai si era
svolto un trail notturno sulla neve. I due trailers Nico Valsesia e Maurizio
Scilla con l’ASD Bikeadventures sono riusciti a portare oltre 400 trailers sui
pendii olimpici della Vialattea. Il maltempo ha dettato legge con  temperature proibitive e forti raffiche di
vento, costringendo l’organizzazione a rinunciare al passaggio ai 2700 metri
del Monte Fraiteve, ciò nonostante i trailers hanno dovuto affrontare il Col
Basset solo qualche centinaio di metri più basso dove hanno trovato temperature
di 24°C sotto lo zero e il vento gelido che
hanno reso la gara veramente impegnativa.

Nel Vialatteatrail (28km e 1700m disl+) il primo a tagliare il traguardo è
stato il francese Renault Castiglioni, in seguito però squalificato a causa
della mancanza del materiale obbligatorio. In gare di questo genere la
sicurezza deve avere sempre un ruolo predominante sulla competizione.

La vittoria andava quindi a un altro francese, Antoine Guillon (Team
Lafuma, reduce dal terzo posto al Grand Raid de la Réunion) che tagliava il traguardo in 2h58’15, autore di
una discesa favolosa dal Col Basset che lo vedeva passare dal quinto al primo
posto.

Sul secondo gradino del podio un grande Daniele Fornoni che giungeva  43 dopo e precedeva Stefano Butti.

Nel settore femminile la francese Corinne Favre imponeva subito il suo
ritmo ma all’altezza di Sportinia causa una segnalazione sbagliata si infilava
sul percorso della 10 km e vedeva svanire i
suoi sogni di vittoria; Emanuela Brizio (Valetudo Skyrunning) fresca
campionessa del mondo di skyrunning, prendeva il comando e tagliava il
traguardo in 3h18’32 all’undicesimo posto assoluto, al secondo posto la
campionessa del mondo di trail Cecilia Mora in 3h 27’21 e sul terzo
gradino del podio Patrizia Pensa in 3h45’50.

Nella Vialattearun (10km 600m disl +) vittoria per Andrea Tiberi davanti a
Simone Eydallin e Marco Mora, Alma Rrika si imponeva invece in campo femminile
davanti a Marina Plavan e Stefania Cagnoli.

In allegato la classifica completa

Il servizio fotografico completo su www.stillphoto.eu

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.