Tor des Geants: Franco Collè sempre in testa, partito il TotDret
Terza giornata sui sentieri della Valle d’Aosta per il Tor des Geants, la gara di Endurance Trail sulle Alte Vie 1 e 2 della Valle d’Aosta di 330 km con 25000 metri di dislivello.
Sono partiti da Courmayeur domenica a mezzogiorno in 894, provenienti da 70 nazioni, con uno zaino carico, oltre che del materiale obbligatorio, di speranza, di voglia di avventura, di scoprire i propri limiti, di amore per la montagna e per il viaggio come meta e metafora della vita. La frase fatta, che sono tutti “Giganti”, è quanto mai vera, così come lo sono i Geants, i 4000 delle Alpi, dal Monte Bianco al Gran Paradiso e al Monte Rosa, il palcoscenico naturale di questo Tor des Geants.
Poi c’è la parte agonistica, con Franco Collè, valdostano di Gressoney-Saint-Jean, che dopo aver vinto il Tor des Geants nel 2014 ed essersi ritirato l’anno scorso quando era a poche ore dal traguardo in un incredibile tempo record sotto le 70 ore (il vincitore Javier Dominguez, 2° fino al ritiro di Franco, stabilì il nuovo record in 67h52’), si è ripresentato al via di Courmayeur a basso profilo come al solito, ma conscio di avere nelle sue gambe non solo la vittoria, ma anche il nuovo record del Tor. E come tale sta correndo, per un bis che passerebbe alla storia visto che sarebbe il primo uomo vincere 2 edizioni (nelle donne cosa riuscita a Annemarie Gross, Francesca Canepa e Lisa Borzani); uscito da poco da Oyace con circa 2h30’ di vantaggio sul canadese Galen Reynolds 2° e sull’altoatesino Peter Kienzl 3°, con il vincitore del Tor 2016 Oliviero Bosatelli che segue più distanziato in quarta posizione.
Tra le donne grande gara della spagnola Silvia Trigueros Garrote, attualmente 11a assoluta che deve ancora arrivare a Valtournenche, seguita a distanza da Scilla Tonetti seconda.
Intanto è partito il TotDret, la gara di 130 km con 12000 metri di dislivello, con partenza da Gressoney-Saint-Jean e arrivo a Courmayeur, gara durissima che sembra corta se paragonata al Tor, destinata ad animare la parte centrale della settimana del Tor, un po’ come avviene all’UTMB, dove ormai in 7 giorni si corrono 7 gare sempre intorno al Monte Bianco.
Ma il Tor des Geants non è solo sport, o meglio, i protagonisti non sono solo quelli che hanno un pettorale e uno zaino che si sono messi in cammino domenica. Il Tor sono i volontari e gli appassionati che in ogni angolo della Valle d’Aosta assistono i protagonisti, con una passione e un calore che qualche anno fa non si pensavano possibili. Invece grazie al Tor è emerso il grande cuore di questo popolo di montagna, verso chi, dalle vicine regioni o da paesi dall’altra parte del mondo, è venuto a trovarli camminando sui loro sentieri.
Anche questo è il Tor des Geants.
In allegato qualche immagine tra La Sassa e Pont Saint Martin, il giro di boa del Tor.