Nella New York Marathon grandi prestazioni della keniana Keitany e dell’etiope Desisa
E’ la maratona più conosciuta del mondo la New York Marathon e anche quest’anno la diretta televisiva su RaiSport ha fatto vivere una grande edizione, una gara che è da sempre nel cuore e nelle gambe degli italiani, che anche quest’anno sono stati i più numerosi al via, oltre 3000 sui 50000 partenti, esclusi ovviamente i padroni di casa statunitensi. Quattro onde di corridori al via, preceduti dagli atleti disabili prima e poi dalle top runner femminili.
Nella gara femminile, dopo una partenza controllata della ventina di top runner un quarto d’ora prima della prima grande onda, un terzetto inizia ad allungare, con la keniana Mary Keitany, vincitrice 3 volte e seconda una nelle ultime 4 edizioni, che sembra la più pimpante di tutte. Impressione confermata con il passare dei chilometri e con una seconda parte stratosferica, la seconda mezza corsa in 1h07’, pochi secondi in più del record del mondo corso a Valencia un paio di settimane fa’, le consegna la quarta vittoria nella maratona della Grande Mela in 2h22’49” a pochi secondi dal record della corsa. Per la 36enne keniana un poker da favola, con la consapevolezza che in una “maratona da tempo” potrebbe addirittura attaccare il record del mondo di Paula Radcliffe, 2h15’25”, ottenuto però con lepri maschili, cosa non più consentita nelle grandi maratone attuali. Alle sue spalle grande lotta per il podio, conquistato dall’altra keniana Vivian Cheruiyot seconda in 2h26’02 e dalla vincitrice del 2017 l’americana Shalane Flanagan terza in 2h26’22”.
Andamento completamente diverso nella gara maschile. Partenza a tutta del gruppetto dei favoriti, con Kitata a fare l’andatura, poi viene fuori Lelisa Desisa che allunga ma non fa il vuoto. Si arriva alla mezza maratona con Kitata in coppia con Tola, con il vincitore del 2017, Kamworor, che sornione sembra gestire la corsa per spianarsi la strada per l’allungo nel finale come l’anno scorso.
A pochi km dalla fine restano in tre a giocarsi il podio: Desisa e Kamworor allungano e staccano Kitata, Proseguono appaiati fino ai -2 km, poi l’etiope Desisa getta la bandana alla “Pantani”, stacca il keniano Kamworor, mentre l’altro etiope Kitata ritorna di gran lena, passa Kamworor e sembra destinato a superare anche il battistrada, che però quando sente il fiato sul collo del connazionale trova nuove energie e con un finale al cardiopalma Lelisa Desisa va a vincere in 2h05’59”, seguito sul podio dall’altro etiope Kitata 2° in 2h06’01”, con il terzo gradino del podio al keniano Kamworor in 2h06’26”.