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Maratona di Valencia: vittorie degli etiopi Atanaw e Dereje, Valeria Straneo chiude in 2h30m44s


Sempre più veloce la Maratón Valencia Trinidad Alfonso EDP, targata World Athletics Gold Label, vinta dal debuttante etiope Kinde Atanaw con il primato della manifestazione in 2h03:51. Ma alle sue spalle il turco Kaan Kigen Ozbilen realizza il nuovo record europeo di maratona con 2h04:16 per demolire di quasi un minuto il limite ottenuto nella scorsa stagione dal britannico Mo Farah, 2:05:11. Terzo l’altro etiope Guye Adola (2h04:42) che mette in fila il connazionale Abebe Degefa (2h04:51), il keniano Philemon Kacheran (2h06:05) e l’etiope Ashenafi Moges (2h06:12). Settimo il norvegese ex primatista europeo Sondre Nordstad Moen, alla seconda prestazione in carriera con 2h06:16, in una mattinata con cielo sereno e circa 16 gradi di temperatura all’arrivo. Strepitosa la sfida al femminile nella Maratona di Valencia: per la prima volta nella storia, quattro donne sotto 2h19’. Tutto dell’Etiopia il podio con Roza Dereje (record del percorso in 2h18:30) e Azmera Abreha (2h18:33), rispettivamente ottava e decima alltime, davanti a Birhane Dibaba (2h18:46), mentre è quarta la keniana Vivian Cheruiyot, olimpionica dei 5000 metri, che in un comunque eccellente 2h18:52 precede l’etiope Zeineba Yimer quinta in 2h19:28.

Le italiane in gara

Un anno dopo, di nuovo in gara Valeria Straneo alla maratona di Valencia. La primatista italiana stavolta chiude con 2h30’44” sulle strade della città spagnola, qualche secondo in più rispetto alla scorsa edizione in cui aveva fatto segnare il tempo di 2h30:26. Per la 43enne alessandrina del Laguna Running, c’è il sedicesimo posto finale al rientro agonistico sui 42,195 chilometri. In avvio era riuscita a mantenere un ritmo in linea con l’obiettivo della vigilia, il crono di 2h29:30 che rappresenta lo standard di iscrizione alle prossime Olimpiadi di Tokyo. La vicecampionessa mondiale del 2013, e argento europeo nel 2014, è infatti transitata alla “mezza” in 1h13:45 prima di una flessione negli ultimi dieci chilometri. Non completano la prova invece le altre due azzurre dell’ultima rassegna a cinque cerchi, quella di Rio 2016: Anna Incerti (Fiamme Azzurre), rimasta sull’andatura della Straneo per oltre metà gara ma ritirata dopo il 35° km, e Catherine Bertone (Atl. Sandro Calvesi), che si ferma all’undicesimo chilometro, entrambe out per per un risentimento muscolare. Si migliora la torinese Sara Brogiato (Aeronautica), 31ma in 2h36’57” con un paio di minuti di progresso. In una gara con 25000 partecipanti e più di 2300 italiani iscritti, oltre a Sara Brogiato cresce anche la comasca Gloria Giudici (Freezone), azzurra della corsa in montagna, 46ma in 2h44:25, poi Giulia Sommi (Cus Pro Patria Milano), 48ma con 2h47:16, e la tricolore della passata stagione Eleonora Gardelli (Cus Sassari), sarda che vive a Forlì, 57esima in 2h49:45. Al maschile cinquantesimo Luca Parisi (Acsi Campidoglio Palatino) con il personale di 2h18’02”.

Record mondiale dei 10 km

Tra i grandi protagonisti della giornata, il vincitore della gara sui 10 chilometri: l’ugandese Joshua Cheptegei firma il record mondiale della distanza in 26’38”, sei secondi in meno del 26:44 stabilito nel 2010 dal keniano Leonard Patrick Komon. Un’altra impresa per il 23enne che in questa stagione ha conquistato due ori mondiali, nel cross ad Aarhus e poi nei 10.000 su pista a Doha.

Fonte fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.