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Domenica 10 Maggio si è corso idealmente da Barge al Montebracco per Marius Gadalean


Evidentemente piace! Piace la gran fatica che richiedono i 7,5 km in sterrato puro che, superando 1000 metri di dislivello, collegano la “Piazzetta” del Comune di Barge alla Croce d’Envie situata sulla vetta più alta del Montebracco.

Il Castello (inferiore) dall’alto della rupe che lo sorregge ha sorriso al colorato affollarsi del luogo deputato alla partenza animato, fin dal primo mattino dalle fatiche preparatorie dell’organizzazione…e al bar del Chiosco intento a distribuire galeotte quanto voraci colazioni.

Salita che pare dolcemente ingannevole in avvio ma poi morde i garretti dei coraggiosi salitori fino al Km 2 dove l’ascesa torna a farsi ragionevole. Un chilometro persino in leggera discesa inganna i protagonisti che, dopo il transito all’interno della Trappa affrontano le erte finali che culminano là dove le Associazioni di Envie hanno allestito una nuova struttura ricettiva.

Attesa e pervenuta una mattinata di sole a premiare gli sforzi organizzativi tendenti (anche) alla promozione della Montagna di Leonardo ed in specifico della Trappa di Montebracco, splendido e storico luogo mistico che non disdegna, però, i piaceri del corpo presso la vicina locanda.

E’ piaciuta a 215 atleti superando di slancio il numero record di 147 partenti nella edizione 2012.
Folla, quindi, a colorare la domenica mattina di Barge ma solo per pochi minuti. Poi, alle 9,30 in punto, come recita il “regolamento” la competizione ha prodotto un lunghissimo serpente di maglie colorate e schiene curve che ha conteso la pace dei boschi ai caprioli tradizionalmente presenti nel “loro” regno.

E più di tutti è piaciuta a Marius Gadalean, atleta enviese con la maglia dei diavoli della Podistica Valle Infernotto, la società organizzatrice dell’evento! E’ salito autorevolmente e forse anche autoritariamente dettando un ritmo infernale fin dall’avvio. Il record di “tale” Bernard De Matteis (42.15 nel 2013 con la maglia dell’Esercito) è rimasto imbattuto ed anche lontano ma la prestazione di Marius è stata da manuale. Il suo crono si è fermato a 46.25, ben 1 minuto e 24 secondi davanti al protagonista vittorioso in mille altre battaglie sportive: quel Paolo Bert, altro “diavolo” di casa, che sta affinando la preparazione sulle lunghe distanze in vista della “100 miglia del Monviso” della quale da un po’ di tempo si vagheggia nelle segrete stanze del Parco del Monviso e del Comune di Saluzzo. Massimo Domenino crede nel miracolo che pare palesarsi dopo un avvio al fulmicotone che lascia di stucco il Re del Monviso ma la gloria è stata di breve durata: il passaggio alla Trappa ridimensiona le sue ambizioni e scivola nella terza posizione che condurrà fino al traguardo. Il crono gli assegnerà 49’15” utile per salire sull’ultimo posto disponibile del podio.

Al cardiopalmo la gara femminile con tre atlete giunte in 38 secondi al traguardo.
Anche qui sono lontani i tempi della record woman Romina Cavallera che vinse nel 2012 in 54.40”.
Giulia Vignolo ha presidiato la testa della corsa rosa con una salita da manuale. Qualche timidezza nel veloce avvio ma quando le pendenze sono divenute serie è emersa la sua testarda capacità di resistere alla fatica. Il suo passo deciso l’ha condotta in vetta in 1.01’04”, tempo utile a contenere il ritorno delle avversarie di giornata. La tanto esperta quanto giovane Monica Bruno Franco ha pagato 14 secondi di distacco relegando in terza posizione Stefania Ribotta cui non è servito conoscere a menadito i sentieri di casa. 1.01’42” il suo tempo finale.

Ad applaudire i vincitori oltre trecento camminatori che sono saliti, con partenza dalla Trappa ed a passo da escursione, per i quattro chilometri circa che dividono il luogo mistico dalla Croce di Envie. La splendida balconata che presidia la vetta è stata trasformata in una panoramica terrazza dove l’organizzazione ha provveduto a reintegrare gli sforzi dei partecipanti senza distinzione tra atleti e camminatori.

Il ritorno alla Trappa ha concluso la splendida mattinata con la premiazione dei vincitori Marius e Giulia…

Tornando alla realtà… oggi, domenica 10 maggio, la ASD Podistica Valle Infernotto avrebbe voluto fosse un giorno dedicato ad aiutare un amico. L’edizione 2020 della gara di Corsa in Montagna doveva essere l’occasione per fare sentire forte la vicinanza del mondo dello sport e dei tanti amici a Marius Gadalean, alla sua famiglia ed a Giulia Vignolo, la sua compagna.
Da più di due anni Marius sta facendo la sua gara per salire la vetta del Montebracco. La malattia lo ha costretto all’immobilismo ma la sua corsa non si è fermata. Non è tipo da arrendersi facilmente Marius e noi siamo qui a sostenerlo in attesa di vederlo tornare tra di noi. Un abbraccio alla mamma ed a Giulia che, con l’eroismo del quale sono capaci le donne, sostengono il suo percorso verso il traguardo.

Avremmo voluto…ma non è stato possibile. La manifestazione sportiva sarebbe stata anche l’occasione per raccogliere offerte utili a sostenere le cure cui necessita. Per questo la Podistica Valle Infernotto prova a rinviare la manifestazione a domenica 27 ottobre. Per oggi è importante fare sentire la vicinanza ed il sostegno di tutti alla corsa di Marius.

Carlo Degiovanni a nome dei “Diavoli” di ogni genere della Podistica Valle Infernotto

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.