Dennis Brunod e il Mont Avic Tour Record: un viaggio di 13h37m57s tra le sue montagne
Il rapporto speciale tra Dennis Brunod e le sue montagne, il Mont Avic, l’omonimo Parco Naturale, Chevrere, si è sublimato oggi 9 agosto con il Mont Avic Tour Record. Non solo una prestazione sportiva, correre sui sentieri e le vette nei confini del Parco Naturale Mont Avic in 13h37m57s, tra Chevrere loc. Covarey, frazione di Champdeprez e la valle di Champorcher, ma un viaggio nella sua terra, nelle sue montagne, nelle sue passioni. E di vera passione, quasi di via crucis bisogna parlare nella giornata odierna, dove più che in montagna sembrava di essere nel deserto, con un caldo africano, appena mitigato ai 3006 metri di quota del Mont Avic, montagna simbolo del parco e di Champdepraz. Ma da tempo Dennis aveva scelto questa data per realizzare questo suo sogno.
Il campione di Champdepraz (titoli italiani, europei, gare di Coppa del mondo con la tuta della Nazionale di scialpinismo e altrettanti titoli e grandi classiche dello skyrunning nazionale e internazionale nel palmares) ha studiato un percorso per passare nei punti rilevanti del territorio comunale di Champdepraz e di Champorcher, sempre all’interno dei confini del Parco. Partenza e arrivo in località Covarey (1280m), 67 chilometri di sviluppo con 5650 metri di dislivello positivo/negativo, con il passaggio nei 3 rifugi alpini (Barbustel, Dondena e Miserin), nei 2 ristori (Agriturismo La Maison du Lord e Lac Muffé), 14 laghi, 3 siti minerari, 14 alpeggi e 2 centri visitatori del parco naturale. 6 i colli affrontati: Col de Valmerianaz (2282 m), Col de Raye Chevrère (2698 m), Col de Lac Blanc (2308 m), Col Fenêtre de Champorcher (2827 m), Col de la Croix (2287 m), Col de Panaz (2380 m).
Per dovere di cronaca, amicizia con Dennis, solidarietà di squadra, visto che è portacolori dell’Atletica Monterosa, e piacere personale, ho salito e sceso la vetta più tecnica e temuta di giornata: il Mont Avic. Rimane sempre un brivido emozionante quando si assiste e si racconta l’impresa di un campione in un evento sportivo, anche se oggi non c’erano avversari ne un pettorale indossato. Ma in fondo è sempre una sfida leale tra l’uomo e la montagna, “by fair means (cit. Albert Frederick Mummery) che proponeva l’alpinismo senza mezzi artificiali. Questa è l’essenza dello skyrunning di cui Dennis Brunod è uno dei massimi esponenti nella storia di questo sport.
“Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito in questa giornata. – dice Dennis Brunod dopo l’arrivo – E’ stata dura, un percorso forse troppo lungo per le mie caratteristiche, il caldo ha complicato le cose, ma la montagna bisogna prenderla come viene. E’ stato per tutta la gente che mi ha seguito, supportato ed incitato che ho finito questo Mont Avic Tour Record. E per tutti quelli che verranno a percorrere i sentieri del Parco Mont Avic e di Champdepraz, scoperti grazie a questa giornata.”