Henri Aymonod ed Erica Ghelfi campioni italiani di Chilometro Verticale a Malonno
Sono Henri Aymonod ed Erica Ghelfi i campioni italiani Assoluti 2021 di Chilometro Verticale: è l’esito della sfida tricolore di corsa in montagna di oggi sabato 31 luglio a Malonno (Brescia), in Valle Camonica, contestualmente al PizTriVertical. Aymonod, valdostano alfiere dell’US Malonno padrona di casa e specialista delle gare di sola salita, trionfa dopo una tenzone agonistica a dir poco palpitante: merito di Tiziano Moia (Gemonatletica) e Andrea Rostan (Atl. Saluzzo). È Moia a fare selezione con un attacco che sgrana il gruppo e gli permette di imboccare il muro finale in testa: negli ultimi 20 metri arriva però l’accelerazione decisiva di un grimpeur puro come Aymonod, che in 34:27 si prende vittoria del PizTriVertical e titolo tricolore davanti a Moia (34:33) e Rostan (34:47). Quarta piazza di giornata per lo sloveno Timotej Becan (35:27): a completare la top five del Campionato Italiano Assoluto Massimo Farcoz (US Malonno) e Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), rispettivamente quarto (35:36) e quinto (35:43). Dopo l’approdo dell’irlandese Zak Hanna (US Malonno), settimo all’arrivo in 35:50, completiamo la top 10 tricolore con Andrea Acquistapace (Amici Madonna della Neve) sesto (35:58), Andrea Prandi (Atl. Alta Valtellina) settimo (36:21), Lorenzo Cagnati (La Recastello Radici Group) ottavo (36:40), Fabio Ruga (La Recastello Radici Group) nono (37:08) e Alberto Vender (SA Valchiese) decimo (37:18) mentre ottimo 12esimo è lo junior Elia Mattio (Pod. Valle Varaita, 37:51). A livello Promesse vittoria per Manuel Zani (GS Orobie) in 39:14 quasi in volata su Isacco Costa (GS Quantin) secondo in 39:21: bronzo per Jacopo Piazza (Tornado, 39:48).
In campo femminile dominio straniero con l’assolo dell’austriaca Andrea Mayr, confermatasi miglior scalatrice del mondo ancora una volta sui prati di Malonno: per lei la quarta vittoria nel PizTriVertical arriva in 38:54 con distacchi siderali sulle rivali. La keniana Joyce Muthoni Njeru è seconda in 41:16, la slovena Mojca Koligar terza in 41:31: subito dietro approda la campionessa italiana Assoluta, al secolo Erica Ghelfi, portacolori della Podistica Valle Varaita e sorella della vincitrice della prima prova del Campionato Italiano Assoluto di distanze classiche Francesca. Erica, al traguardo in 41:51, colleziona il secondo tricolore della stagione dopo la vittoria nella staffetta a Lanzada (Sondrio): fantastico l’argento per la camuna Valentina Belotti, battente bandiera US Malonno e seconda a 41 anni in 42:59; bronzo per l’ottima Alessia Scaini (Atl. Saluzzo), che con 43:03 si laurea campionessa italiana Promesse. La quarta piazza di Vivien Bonzi (GS Falchi Lecco) in 44:00 vale anche l’argento tra le Promesse. Quinta posizione tricolore Assoluta per Camilla Magliano (Podistica Torino) in 44:14: seguono nella classifica del Campionato Italiano Corinna Ghirardi (US Malonno, 44:48), Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo, 45:01), Ilaria Bianchi (La Recastello Radici Group, 45:13) e Marta Binda (Atl. Pidaggia 1528, 45:36). Bronzo Under 23 per Carlotta Uber (Lagarina Crus Team, 49:17).
I PODI DEI CAMPIONATI ITALIANI MASTER – Uomini. Master A: 1. Fabio Ruga (La Recastello Radici Group) 37:08, 2. Emanuele Manzi (US Malonno) 38:08, 3. Massimiliano Zanaboni (Atl. Valli Bergamasche Leffe) 38:17. Master B: 1. Tarcisio Linardi (Libertas Vallesabbia) 40:47, 2. Cristian Badini (Atl. Paratico) 43:15, 3. Franco Torresani (Atl. Paratico) 43:49. Master C: 1. Pierpaolo Fontan (Atl. Susa Adriano Aschieris) 54:11, 2. Flavio Mangili (Atl. Paratico) 54:14, 3. Elio Rubis (Atl. Valle Brembana) 54:14.
Donne. Master A: 1. Valentina Belotti (US Malonno) 42:59, 2. Camilla Magliano (Podistica Torino) 44:14, 3. Corinna Ghirardi (US Malonno) 44:48. Master B: 1. Nives Carobbio (Atl. Paratico) 49:22, 2. Maura Trotti (La Recastello Radici Group) 49:42, 3. Simonetta Menestrina (Atl. Trento) 50:27. Master C: 1. Iole Ronchi (Atletica di Lumezzane) 1h04:52, 2. Laila Alquati (Atl. Paratico) 1h10:57.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI (da comunicato organizzatori)
Henri Aymonod: «Una battaglia stupenda con Tiziano ed Andrea. Oggi sono andati fortissimo. Nella prima parte mi sono anche staccato perché non riuscivo a gestire le sfuriate di Tiziano Moia. Al primo intermedio ero a 18” da lui e vi dico che ero a tutta. Poi però come accade spesso nella seconda parte di gara riesco a dare il meglio. Ho ricucito e quando sono arrivato qui sotto il tifo di casa, ora posso dirlo, mi ha esaltato e caricato al massimo. Son riuscito a portarlo in volata come due anni fa con Abraham ed a vincere. Ma bravo davvero a Tiziano, oggi è stato superlativo, e come lui Andrea».
Tiziano Moia: «Sono partito sapendo di star bene. Ci ho provato subito ed ho visto che solo Aymo e Rostan rimanevano attaccati. Ai 700 metri ho dato tutto ma Aymo sul muro finale ne ha avuto di più. Io sono felice perché so di aver dato tutto e quando dai tutto puoi essere battuto solo da un avversario più forte di te, ed oggi Aymo lo è stato. Bravo a lui ma rimane in me una enorme soddisfazione e felicità».
Andrea Mayr: «Come sempre Malonno è speciale. La gara non è stata per nulla facile. All’inizio le due ragazze africane (Njeru ed Aramisi) hanno subito spinto al massimo. E’ stato difficile per me ma mi sono detta che era necessario mantenere la calma e che la gara sarebbe stata lunga abbastanza per fare la mia azione. Ai 200 metri di dislivello coperti sono riuscita ad andarmene e poi quando so che arrivo qui sotto il muro finale le mie energie si moltiplicano perché questa è una gara incredibile ed un’atmosfera unica. Ieri ho affrontato un lungo viaggio per arrivare a Malonno e sono partita dopo un turno di lavoro in ospedale. Ad un certo punto quando ho visto i km e le ore di macchina che ci volevano ho pensato di rinunciare. Ma poi arrivi qui e capisci che ne vale davvero la pena. Grazie Malonno!».
Erica Ghelfi: «Sono felice, non me l’aspettavo. Ero tesa alla partenza, poi però mi sono tranquillizzata e la cosa migliore è stata rimanere tranquilla e fare il mio passo guardando per terra, anche perché qui alzare la testa è inutile, vedi solo il sentiero sempre più ripido».
Andrea Rostan: «Sono contentissimo, arrivo da due mesi difficili causa un infortunio al ginocchio. Prima volta cosi in alto in un campionato italiano, sono emozionato. Ho fatto gara con Tiziano ed Henri fino al pratone finale, poi loro ne avevano di più ma ho anche capito che il 3° posto era in cassaforte e allora me la sono goduta fino alla fine. Sono super felice».
Fonte Organizzazione – Fidal Lombardia