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100 km delle Alpi 2010: le riflesisoni di Caporaso


Riceviamo da Enzo Caporaso alcune sincere riflessioni sul grande sforzo che ha deciso di sostenere, sul suo perchè e su quanto rimane dentro dopo tanti sacrifici.

Cari Amici, si sono finalmente e felicemente concluse la 100 Km delle Alpi ed il mio tentativo di record di correre sette 100 Km in sette giorni consecutivi.
Chi mi conosce sa, già fin dal record delle 51 maratone, che non è gloria personale quella che cerco spingendo il mio corpo a sforzi così prolungati.
Sono fatto così, vengo pervaso da un’idea in funzione della quale, se mi convinco che è perseguibile, profondo tutti i miei sforzi per poterla realizzare.
Credetemi, non so nemmeno io “cosa e a chi” debba dimostrare qualcosa, quello che so è che vengo assalito dall’impulso incontrollabile di farlo.
Cosa mi resta alla fine?
Chiariamo subito che ottenere un GWR non comporta alcun vantaggio economico, anzi semmai, se si desidera fare le cose perbene così come siamo abituati qui al Giro d’Italia Run, di soldi se ne spendono e molti.
Tuttavia il patrimonio che ti lascia un’impresa del genere è enorme. È un patrimonio fatto di: solidarietà, Amicizia, affetto. Se ogni pretendente ad un qualsiasi record non potesse contare su tale patrimonio, il suo tentativo allora, andrebbe incontro ad un naufragio sicuro.
Senza la pazienza, il sacrificio dei Giudici della FIDAL che per sette giorni hanno trascorso lunghe ed estenuanti ore nell’intento di verificare la validità delle singole prove alla mercé di avverse ed in alcuni momenti insostenibili condizioni meteorologiche che hanno flagellato per l’intera settimana il campo di gara, senza la passione dei nostri tesserati che pur privi dell’abituale punto di riferimento rappresentato dal loro Presidente impegnato a correre anziché a lavorare come sarebbe stato necessario, sono stati capaci di sormontare ogni tipo di ostacolo consentendo a 191 persone di divertirsi (e faticare) sulle strade tra Torino e Saint Vincent per un’edizione della 100 Km delle Alpi che resterà per ognuno di loro tra i ricordi indimenticabili. Senza i concorrenti, molti dei quali reduci da un’altra 100 Km appena tre settimane prima, ma soprattutto senza l’esercito dei volontari che a dispetto di tutto hanno atteso con pazienza il passaggio dell’ultimo concorrente, senza di tutto ciò, questo record non esisterebbe. Dunque non il record di un singolo ma un record di squadra.
Per la cronaca ho concluso la 100 Km delle Alpi, in ultima posizione e se questo da una parte mi rammarica (in fondo mi ero allenato tutta la settimana sulla distanza), dall’altra parte mi rende orgoglioso giacché analoga posizione fu nella prima edizione di Attilio Liberini.
Ho incontrato Attilio circa 2 Km dopo la partenza in veste di fotografo. Mi sono fermato ad abbracciarlo e con buone probabilità con quel gesto mi ha trasmesso un po’ della sua forza tanto da consentirmi di giungere al traguardo, con appena mezz’ora di anticipo sul tempo limite previsto.
Se avete letto fin qui, vi sarà dunque chiaro come non vi sia nulla di straordinario in quanto appena concluso dal sottoscritto. Sfogliando le classifiche delle varie 6 giorni che si corrono in giro per il mondo, è facile trovare persone che hanno coperto molti più Km di me e magari con tempi inferiori. Fatiche improbe che però spesso restano poco più di soddisfazioni personali.
Il mondo dell’Ultramaratona ha invece bisogno di essere promosso e dunque ben vengano iniziative come questa, capaci di attirare su di se i riflettori dei media.
In ogni caso è stata per me un’esperienza straordinaria sia come uomo, che ha potuto apprezzare il valore assoluto dell’Amicizia, quella vera, quella con la A maiuscola, sia come organizzatore visto che l’ultima posizione occupata praticamente dallo sparo dello starter, mi ha consentito di verificare la qualità dei servizi presenti sulla strada. Mi riferisco al presidio degli incroci, all’abbondanza ed alla cordialità trovata ai ristori, sebbene fossero ancora lì, praticamente solo per me.
Per non parlare della bellezza del percorso che da Leini in poi è MERAVIGLIOSO.
L’appuntamento con la III edizione della 100 Km delle Alpi, la 100 Km più bella del mondo è fissato per ottobre 2011.
Ringrazio ancora i tantissimi amici che a seguito della loro partecipazione, hanno voluto dimostrarmi il proprio apprezzamento per questa gara suggestiva.

Enzo Caporaso

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.