Al Trofeo Vanoni successo di Elisa Sortini e della staffetta francese
La “classica delle foglie morte” della corsa in montagna internazionale, il 61° Trofeo Ezio Vanoni a Morbegno (Sondrio), è andato in scena quest’anno in condizioni meteo proibitive. Ma è anche il trampolino per un successo di grande spessore di Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina), tricolore del chilometro verticale e regina della gara individuale femminile, mentre in campo maschile la prova a staffetta è appannaggio della Francia. Un evento più internazionale che mai con cinque squadre straniere nella top five (Francia, Gran Bretagna, Scozia, Repubblica Ceca e Inghilterra) e i Falchi Lecco primo team italiano, in un’edizione impegnativa e difficile anche per l’assenza di Gianpietro Bottà, colonna portante di questa gara.
UOMINI – Sono 155 le staffette al via su un percorso insidioso a causa del fango e della pioggia. Però gli atleti non si sono risparmiati, in particolare la Repubblica Ceca che è partita subito a spron battuto con Jan Janu, unico a scendere sotto il muro dei 30 minuti fermando il crono a 29:47. Gli altri più veloci sono stati Alexandre Fine (Francia/30:30) e Andrew Douglas (Scozia/30:58). Fino a metà gara i cechi erano saldamente al comando, ma il loro vantaggio si è man mano affievolito e in terza frazione Francia e Gran Bretagna hanno scollinato appaiate alla Chiesa di Arzo. È stata la discesa, come sempre, a determinare l’esito della gara: il giovane Alexandre Fine ha fatto la differenza per la Francia e inflitto un distacco di 1:05 allo Snowdon Race Team della Gran Bretagna. Per la quinta volta gli amici d’oltralpe guidati dal tecnico Jean-Claude Louison hanno alzano al cielo il Trofeo Vanoni (Thibault Imbert e Sylvain Cachard i primi due frazionisti), piazza d’onore per i britannici grazie a Chris Holdsworth, Chris Smith e Zak Hanna, terza come lo scorso anno la Scozia (Ross Gollan, Andrew Douglas e James Espie), quarta la Repubblica Ceca (Jan Janu, Jachym Kovar e Tomas Macecek) e quinta l’Inghilterra (Jack Wood, Chris Arthur e Sam Stead). Prima squadra italiana i Falchi Lecco con Eros Radaelli, Danilo Brambilla e Paolo Bonanomi, noni i “diavoli rossi” del Gs Csi Morbegno trascinati da Marco Leoni (31:24 il suo crono individuale).
CIAO PIETRO – Al via anche una staffetta speciale nel ricordo di Gianpietro Bottà: Giuseppe Corbetta, Pierluigi Del Barba, Giovanni Rossi, Giulio Faggi, Vittorio Fiorelli, Giuliano Corti, Luciano Colzani, Antonio Vergottini e Attilio Speziale hanno percorso un pezzo per uno il tracciato del Trofeo Vanoni indossando la maglietta rossa con la scritta “Ciao Pietro” e il tratto finale tutti insieme con Ken Jones, amico gallese da 40 anni, e il sindaco Andrea Ruggeri. Una dedica speciale che anche tanti altri atleti avuto voluto fare, alzando gli occhi o il dito al cielo.
Anche la Francia ha voluto dedicare a Pietro Bottà la sua vittoria, in ricordo dei profondi legami di amicizia che ha saputo creare e della coinvolgente passione per la corsa in montagna. Alla vigilia, sabato 27 ottobre, proprio a Bottà è stata dedicata una targa all’inizio della salita del Trofeo Vanoni, alla porta della Via Priula su iniziativa del sindaco Ruggeri e dell’amministrazione comunale di Morbegno.
DONNE – Una gara appassionante nel 35° Trofeo Vanoni al femminile. Il livello era alto già sulla carta e la corsa, con percorso difficile soprattutto in discesa, ha premiato l’ottimo stato di forma della campionessa italiana di chilometro verticale Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina). La talamonese ha fatto subito il ritmo, seguita in salita da Sara McCormack. Poi l’irlandese ha perso terreno e l’azzurra è rimasta sola al comando, incitata dal pubblico numeroso sul percorso malgrado la pioggia. Elisa si presenta quindi sorridente nella centralissima via Vanoni e a braccia alzate, conscia di aver compiuto un’impresa: vincere il trofeo femminile, terza valtellinese dopo Bruna Fanetti e Alice Gaggi, con un crono eccezionale viste le condizioni del percorso, 21:52 il suo tempo, sesta atleta di sempre a scendere sotto il muro dei 22 minuti. Ora il nome di Elisa Sortini campeggia nell’albo d’oro della gara insieme a quello dello zio Fabio Ciaponi.
Alle sue spalle Sara McCormack cede in discesa e Clémentine Geoffray la precede sul traguardo: 22:10 il tempo della francese, 22:27 quello dell’irlandese. A chiudere la top five la ceca Pavla Schorna (già vincitrice due volte a livello individuale e una a staffetta) in 23:25 e la locale Roberta Ciappini (La Recastello Radici Group/23:57). A seguire si parla ancora straniero con le scozzesi Lauren Dickson e Charlotte Morgan, la britannica Miranda Grant e Caitlin Rice, quest’ultima preceduta da Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina).
MINIVANONI – Più di 400 al via nel 41° Minivanoni, nonostante la pioggia. L’entusiasmo dei giovani atleti non si è fatto intimorire dalla pioggia e con il massimo impegno hanno affrontato i vari percorsi che dal “triangolo cittadino” di Morbegno sale fino al Tempietto dei Caduti. Tra le cadette Serena Lazzarelli (Gp Valchiavenna) dà fondo a tutte le proprie energie per tagliare per prima il traguardo e nella gara cadetti il vicecampione italiano di corsa in montagna Matteo Bardea (As Lanzada) si impone a braccia alzate. Nella prova under 18 la favorita Paola Poli (Atl. Vallecamonica) è senza rivali e vince staccando Silvia Berra (Pol. Albosaggia) e Giulia Benintendi (Atl. Valle Brembana). Al maschile in gara i primi due nei campionati italiani allievi: Alain Cavagna (Atl. Valle Brembana) bissa il successo dello scorso anno e migliora il suo tempo di quattro secondi (9:18), per lasciarsi alle spalle l’azzurro Alessandro Rossi (As Lanzada/9:27) e Alessandro Crippa (Atl. Alta Valtellina/10:09). In azione anche i ragazzi e gli esordienti. La Targa Monsignor Danieli-Battaglion Morbegno per la prima società va agli organizzatori del Gs Csi Morbegno davanti ad As Lanzada e As Premana.
Fonte FIDAL Sondrio