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Alpine Wonderful Trail – Acceglio Val Maira (CN)


di Carmela Vergura

Fatica e festa. Corsa e musica. Solidarietá e agonismo. Amicizia e competizione. Tutto questo nel più caldo e e accogliente sprito trail dell’associazione Find the Cure, organizzatrice della seconda edizione dell’ Alpine Wonderful Trail.

Domenica 7 luglio, ore 9.00 da Ponte Maira partono i quasi 300 trailer per questa seconda edizione dell’Alpine Wonderful Trail. Gara nata unicamente per portare il messaggio di solidarietà del progetto sportivo umanitario I RUN FOR FIND THE CURE. Una manifestazione sportiva senza scopo di lucro, dove tutti i proventi sono devoluti al progetto umanitario del 2013, la costruzione di due pozzi nei villaggi desertici del Mali. 

La Scelta logistica è stata molto felice, anche nel  nominare questo trail wonderful  per la bellezza dei due percorsi. Anzi tre per esattezza. Uno  corto di 7 km con  600 metri dislivello +, uno medio di 24km e 1600 metri dislivello +, e il più lungo di 34 km con 2100 metri dislivello + . Il percorso ad anello partiva dai prati del Ciarbonet Cafè, primo punto da ammirare dopo un bel tratto corribile a mezza costa è stata la visione del roccione Rocca Provenzale, in salita si raggiungeva il colle Gregury a metri 2300. Discesa su sentieri tecnici e altri corribili sino a Chiappera,  risalita impegnativa sino a Grange Pausa. A questo punto il percorso medio tornava a Ponte Maira lungo una strada militare, il lungo proseguiva in salita quasi in km verticale sino al passo della Cavalla, discesa lunga sino a Ponte Maira.

Al di là dell’aspetto agonistico,  sportivo della competizione, vinta da Paolo Bert e Daniela Bonnet  per quanto riguardo il tracciato lungo, va detto che questo trail è particolare per: l’organizzazione non sportiva, ma  è un ‘associazione umanitaria, del clima di festa e solidarietà che vive nei volontari, per l’accoglienza ad ogni atleta arrivato al traguardo con le musiche occitane, ma soprattutto e, questo ormai non si vede più da tempo nelle gare, le persone addetto al cronometraggio. Persone che prendevano gli arrivi e i tempi a penna e non con il chip elettronico. I premi  rigorosamenti con il marchio Find The Cure, simbolici e uguali per tutti. E infine la musica dei Lou Tapage, trascinante, travolgente e portatrice di allegria, atleti che arrivavono dalle 6 ore di gara in una giornata calda, si scatenavano nei ritmi dei suoni occitani.

Questa volta lo spirito trail ha vinto alla grande, anzi lo spirito di solidarietà.

Carmela Vergura

biografia "Pratico sport dall'età di 14 anni e dopo anni di bicicletta, nuoto, triathlon e sci di fondo oggi è diventata molto importante nella mia cultura e vita sportiva la corsa in natura, il Trail running. Partecipo a trail e  sky race, in giro per il mondo: dal Canada, alla Scozia, alla Slovenia, alla Spagna, alla Romania. In Sicilia ho corso sull’Etna, in Spagna ho corso ad Olla De Nuria, in Scozia sul Ben Nevis, in Romania a Moieciu de Sus, in Canada nell’Ontario, e poi ancora in Italia partecipando due volte al Tor Des Geants e moltissime gare in regioni diverse. Appena il tempo di riprendermi fisicamente da una gara e rimetto le scarpe da corsa con il desiderio di conseguire sempre un obiettivo. Indossare un pettorale, mi fa sentire forte e padrona di me stessa, e non importa se il risultato è un terzo, primo o ultimo posto, l’importante è partecipare. Chilometri e dislivelli fanno parte del mio vivere quotidiano, assieme alla cura del lavoro come insegnante di scuola e il divertimento a insegnare anche l’amore per l’acqua ai bambini e agli adulti. Sono sposata con un “marito” paziente Alessandro, anche lui sportivo appassionato di outdoor. Ho una figlia, Elisa, a cui tento di trasmettere la stessa passione per lo sport. L'impossibile diventa possibile è da sempre il mio motto."