L’Aosta-Becca di Nona si corre sul percorso modificato
Il maltempo che nel pomeriggio ha rovesciato pioggia a catinelle su Aosta e le sue montagne, e le pessime previsioni per la giornata di domani, ha fatto decidere il comitato organizzatore, Stefano Mottini ed Alex Chabod in primis, per un terzo percorso d’emergenza. La partenza, l’arrivo a Charvensod, la salita fino al Vallone di Comboè rimangono invariati, ma da qui, anziché andare a sinistra verso la salita che porta al Colle e alla vetta della Becca, si va verso destra si scollina sul Col Fenetre, si costeggia il lago Chamolet e si risale fino all’arrivo della seggiovia Chamolet degli impianti di Pila. Qui è posto l’arrivo della gara di sola salita, dopo 12 km e 1750 metri di dislivello, insomma non è la Becca ma non c’è da scherzare nemmeno in questa gara.
Da qui inizia la discesa, per chi fa la gara di salita/discesa, si passa per l’alpeggio di San Grato e ci si ricongiunge con il percorso di salita da fare a ritroso fino all’arrivo di Plan Felinaz a Charvensod, per un totale di 24 km e 3500 metri di dislivello complessivi.
Al briefing di presentazione del nuovo percorso sono anche stati consegnati i pettorali ai Top Runner, a Michel Rabat, il Franco-Catalano vincitore del circuito MNRIC 2010 ad Emanuela Brizio, vincitrice nel 2010 e campionessa mondiale in carica, a Corinne Favre, la veterana francese delle gare di skyrunning e scialpinismo e soprattutto al messicano Ricardo Mejia, ritornato in Valle d’Aosta dopo diversi anni di assenza, lui protagonista di epici duelli con Bruno Brunod sule vette di Cervinia ai Mondiali del 1998, dove arrivò secondo e agli Skygames del 2000, dove dominò Km Verticale e Skymarathon.
A domani per il racconto della gara.