Atletica Valli Bergamasche Leffe al maschile e La Recastello Radici Group al femminile campioni italiani a staffetta di corsa in montagna a Gagliano del Capo
Conferme tricolori nelle prove assolute dei Campionati italiani di staffette di corsa in montagna a Gagliano del Capo (Lecce) dove trionfano i vincitori dell’anno scorso: l’Atletica Valli Bergamasche Leffe tra gli uomini, La Recastello Radici Group al femminile. Nell’edizione numero 13 del Trofeo Ciolo, in Salento, si ripetono i campioni in carica sui saliscendi delle falesie affacciate sul mare in una giornata di caldo ormai estivo. La sfida maschile vede imporsi il terzetto con Xavier Chevrier, Cesare Maestri e Lorenzo Cagnati davanti all’Atletica Valchiese schierata con Alberto Vender, Luca Merli e Marco Filosi mentre sul terzo gradino del podio c’è La Recastello Radici Group di Isacco Costa, Luciano Rota e Andrea Elia. Con uno sviluppo di 6,430 km per ogni giro, 217 metri di dislivello positivo e altrettanto negativo, nella prima frazione Vender chiude con 25 secondi di vantaggio su Chevrier ma poi Maestri rimonta nella salita in cima al sentiero dell’Aspro e supera Merli prima del cambio con Cagnati, reduce da un infortunio alla caviglia ma sempre in testa seguito da Filosi, veloce in discesa e autore della migliore ultima frazione.
Tra le donne è il terzo titolo consecutivo per il club in maglia verde-nera che firma una doppietta con due squadre ai primi due posti. Vince il team formato da Beatrice Bianchi e Vivien Bonzi, sempre al comando sul binomio con Alice Gaggi e Samantha Galassi, poi arrivano Atletica Susa Adriano Aschieris (Miriana Ramat, Irene Aschieris) e Atletica Saluzzo (Arianna Dentis, Matilde Bonino). Nelle gare juniores conquistano il successo la squadra maschile dell’Atletica Valchiese, con Gianluca Campidelli e Gabriel Bazzoli, e quella femminile targata Bozen Raiffeisen con Lisa Leuprecht e Sofia Demetz. Assegnati anche i tricolori master su un percorso unico nel suo genere, sede negli anni scorsi di competizioni internazionali come Youth Cup, Coppa del Mondo e Mondiali master. Un tracciato misto che attraversa asfalto, sterrato, mulattiere, con tratti ripidi tra gli uliveti secolari e il passaggio sul pittoresco Ponte Ciolo, uno dei punti più iconici e panoramici, da poco riaperto dopo un lungo periodo di manutenzione, e l’arrivo in salita nel centro del paese in un evento organizzato come di consueto dall’Atletica Capo di Leuca all’interno del Parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.
Fonte Fidal