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Barazzuol-Ras, Grill-Bonnet e Maddaleno-Cardone i protagonisti della Tre Rifugi Mon Amour


Davvero non sai a cosa dare precedenza a raccontare una giornata di sport vissuta, giovedì 17 agosto, in alta Val Pellice in quella Conca del Prà che dal 1972 ospita, sia pure con alcune pause, la Tre Rifugi. Nata come” Gara di Marcia Alpina a cronometro per coppie di atleti” e tornata ad essere tale dopo vari pellegrinaggi su sentieri diversi parimenti affascinanti ma meno poetici dei 22 chilometri e 1700 metri di dislivello che disegnano un ottovolante che va a toccare i Colli del Barant e dell’oramai mitico Manzol e interessando le tre creature ricettive del Cai Uget Val Pellice, benemerito Ente organizzatore, ovvero i Rifugi Willy Jervis, Barbara Lowrie e Battaglione Granero.

Non si sa a cosa dare precedenza perché il freddo riscontro crono/agonistico deve fare i conti con il turbinio di emozioni che solo questa gara sa dare. Un vero e proprio annuale pellegrinaggio laico e sportivo per atleti esperti dei suoi sentieri e per i giovani che di quegli stessi sentieri hanno solo sentito il profumo attraverso epici racconti di chi: “Io l’ho fatta”.
La fatica è tanta, nel durante, ma la socialità che si crea, prima in gara con i compagni di avventura, e poi nel raccontarsi davanti ad un boccale di birra non si riscontra in altre sia pure importanti manifestazioni sportive: festa di popolo, di atleti/e, di famiglie e di sportivi che colorano, in un peraltro anonimo giovedì di agosto, l’alta val Pellice.

Consegniamo, però, come è giusto che sia le emozioni ai singoli protagonisti ed entriamo nel campo dei risultati agonistici:
Sono 150 le coppie che hanno aderito all’invito della Responsabile dell’organizzazione Raffaella Canonico. Il menù, a dire il vero, avrebbe previsto un minor numero di ingredienti (100 coppie) ma a “furor di popolo” il listino delle iscrizioni è stato riaperto e, senza la chiusura successiva dettata da problematiche organizzative, probabilmente si sarebbero sfiorate le 180 adesioni…
Filippo Barazzuol e Diego Ras dominano letteralmente il campo maschile con un tempo del tutto simile alle prime 4 vittorie della coppia Treves Morello ottenute nei primi anni ’70: due ore 15 minuti e 51 secondi. E’ difficile, e neppure giusto, parlare di record di queste manifestazioni essendo troppo importante la variabile meteo ma ricordiamo che il miglior tempo fatto registrare ad oggi sulla distanza è della coppia Nicco – Calandri (1976) in 2.05’44”. In seconda posizione Giovanni Bosio e Luca Vacchieri che concludono con 7 minuti di distacco dai primi relegando in terza piazza Paolo Nota e Lorenzo Becchio (2.27’22”)

In campo femminile l’atleta quasi di casa Daniela Bonnet sceglie una compagna di avventura ancora poco conosciuta per i risultati in specialità: Elisa Grill infatti è atleta dalle grandi potenzialità ma espresse, finora, nello sci di Fondo. La coppia funziona ed il cronometro le assegna la vittoria in 2.57’28”. Sono tesserate per il Sisport Fiat le componenti la seconda coppia classificata: Barone / Gambaro che chiudono in 3.33.47. Martina / Odino salgono sul terzo gradino del podio per i colori dello S.C. Angrogna impiegando 3.42.13 a portare a casa (Rifugio Jervis) la pelle.

In una manifestazione di questo tipo non potevano mancare le coppie miste con Maddaleno / Cardone dalle Valli di Lanzo a conquistare la prima posizione in 2.58’53” quasi in volata, considerando la lunghezza della gara, davanti alle Valsusine Veronese (3.01’16”). Terza piazza per Miravalle / Campagna che portano il nome del Gran Paradiso sui sentieri della Val Pellice chiudendo in 3.17’16”.

Altri risultati e un capiente servizio video / foto saranno pubblicati sul sito web della manifestazione www.3rifugivalpellice.it.

Di Carlo Degiovanni

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.