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A Barge, il Campionato cuneese di Corsa in Montagna: Bernard e poi Martin Dematteis tingono d’azzurro il Monte Bracco, Romina Cavallera vola verso la nazionale.


Di Carlo Degiovanni

La “Terrazza di Leonardo” ha accolto, per un rigenerante bicchiere di tè, gli scalatori che domenica 26 maggio hanno dovuto fare i conti con i 7,5 km di lunghezza ed i circa 1000 metri di dislivello che caratterizzano la salita, esclusivamente su sentieri e piste forestali, che dal Castello di Barge porta alla vetta del Montebracco: la “Montagna di Leonardo” per l’appunto. Ultima “Idea Infernale” organizzata, appunto, dalla Podistica Valle Infernotto che con questo appuntamento intende ricordare Domenico, per anni compagno di fatiche. Uno sguardo da lassù e la grande fatica se n’è andata…

Giornata baciata dal sole e dall’aria frizzante caratteristica di questa mezza stagione che pare non finire mai. A nord il Monte Rosa, il Cervino ed il Gran Paradiso; ad ovest “sua Maestà” il Monviso in splendida forma, ad est, nel suo piccolo, la grande Rocca di Cavour. Al centro di tutto la vetta del Montebracco, montagna citata dallo Scienziato di Vinci nei suoi scritti sul “Monte Vesulus”.

Ambiente, storia, cultura, ascetismo e religione si mescolano in questo angolo di Piemonte colpevolmente sottovalutato dai più. Su questi monti visse, sia pure per un breve periodo, una comunità di Trappisti (non Teppisti che sono razza diversa) e sui loro sentieri si è svolta la seconda edizione della Corsa in Montagna Barge – Montebracco “sulle Orme dei Trappisti” appunto.

Campionato provinciale di specialità: questo ha decretato la Fidal della Provincia di Cuneo presieduta da Rosi Boaglio. In un calendario davvero denso di appuntamenti sportivi e di disastri meteorologici hanno risposto in 119. Schiena curva sui primi due chilometri, tecnicamente più impegnativi, e poi via a gradoni attraversando il prezioso luogo di culto (del corpo e dell’anima) della Trappa di Montebracco. Li risiedono da tempo anche i coniugi Cagnoli, genitori di Stefania, atleta valsesiana che ha dato molto allo sci alpinismo ed alla Corsa in Montagna, anche ieri in gara. Dalla gestione della Capanna Margherita sul Monte Rosa alla quiete di questo angolo della Provincia di Cuneo…

“Loro” hanno “danzato” su ogni tipo di terreno: il dominio assoluto dei Dematteis, gemelli di Rore, allievi di Giulio Peyracchia, oggi nel Gruppo Sportivo Esercito, ha caratterizzato la gara maschile. Un nuovo record è stato scritto da Bernard salito in vetta in 42 minuti e 15 secondi (oltre un minuto in meno del precedente miglior tempo stabilito dallo stesso atleta nell’edizione 2012). Due minuti circa il distacco inflitto al fratello e compagno di squadra Martin (44.16). Sono trascorsi altri cinque minuti di attesa per vedere sul traguardo il terzo atleta maschile: arriva dalla valle Susa e da quella fucina storica di campioni del Giò 22 Rivera Silvio Pellissero: ha concluso in 49.23 con l’onore, concesso a pochi, di completare un podio di rilievo internazionale.

Profumo di nazionale anche nella gara femminile con 24 atlete al via: Romina Cavallera (Roata Chiusani), agli ordini sportivi di Mauro Riba va sotto di circa 3 minuti al precedente record femminile. Chiude in 54.31 e si prepara per le scene nazionali che l’attendono prossimamente. Dalla Valle Varaita Maria Laura Fornelli conquista la seconda posizione in 57.52. La sua compagna di squadra Elena Bagnus la segue in 59.31 e coglie il terzo gradino del podio.

Nella mente rimangono l’azzurro del cielo, le rosse bandiere della Valle Infernotto, l’aria frizzante di un anomalo 26 luglio, ed il desiderio di tornare, senza agonismo, a rivedere questo angolo di paradiso.

In allegato le classifiche complete

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.