Bisogna impegnarsi e faticare per ottenere qualcosa
Faccio parte da un anno della grande e sensibile squadra Podistica Solidarietà Cycling Team grazie all’amico triatleta Massimo Castellano che mi ha coinvolto con entusiasmo e con il quale condividiamo uscite, allenamenti, gare, esperienze che ci permettono di riconoscere e apprezzare il valore dell’amicizia, delle salite, del sudore, delle avversità atmosferiche, della fatica che diventa nostra compagna e maestra per insegnarci che non tutto avviene per caso ma bisogna impegnarsi e faticare per ottenere qualcosa.
Un grazie a tutti i componenti della squadra dal presidente all’ultimo arrivato per il contributo di ognuno nella riuscita della squadra sia in campo sportivo che sociale. Un grazie anche a tutti i simpatizzanti che donano tempo e presenza per fare parte del gruppo anche occasionalmente.
Cosa c’è dietro lo sport? Tanta passione, allenamenti, incontri, fatica, aggregazione, tante decisioni, presenza, attenzione, focalizzazione. Dietro lo sport c’è tanta fatica e impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante gioie e soddisfazione, tanti insegnamenti, esperienze che fanno crescere e maturare.
Per ottenere qualcosa bisogna faticare, impegnarsi un po’ soffrire, incontrare discese e salite e arrivare a conclusione sperimentando soddisfazione e gioia. Lo sport permette di mettersi in gioco per apprendere sempre dall’esperienza, per conoscersi meglio, per ascoltare se stessi durante la fatica attraverso il respiro e le sensazioni corporee.
La fatica diventa amica, più è grande la fatica e più ne sarai riconoscente quando è finita. Se vuoi, se ci credi, tutto passa, tutto cambia, passa la fatica, passa la salita, quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, familiare, relazionale, individuale.
Attraverso lo sport avvengono incontri e confronti, si conoscono nuove persone e insieme si possono fare grandi cose, si può arrivare ovunque. Lo sport abbatte muri e barriere generazionali, rimette al mondo facendo faticare con i più giovani. Nello sport si può notare e apprezzare la ciclicità della vita fatta di partenze e arrivi, fatica e riposo, tensione e rilassamento.
Lo sport rende felici nonostante la fatica, nonostante le salite, nonostante le avverse condizioni climatiche. Per ottenere qualcosa bisogna crederci; fidarsi e affidarsi; essere consapevoli delle proprie capacità e limiti; impegnarsi duramente; essere determinati; mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui; rialzarsi sempre e ripartire con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà rispettando gli altri e apprezzando sempre l’esperienza.
La fatica esiste ma si riesce ad addomesticarla, ci si prepara ad andare oltre, a fare allenamenti sempre più sostenuti nelle diverse condizioni estreme; il fisico e la mente si adattano un po’ per volta e tutto diventa gestibile e fattibile.
Lo sport fa prendere direzioni per raggiungere traguardi, mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili superando eventuali imprevisti lungo il percorso con fiducia in se, con impegno, motivazione, passione e determinazione.
Lo sport permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. Non c’è un’età per iniziare uno sport, importante è quello che si sperimenta. Lo sport è una palestra di vita, una modalità per sperimentarsi e mettersi alla prova, un’opportunità per apprendere dall’esperienza.
Insieme è molto meglio nella condivisione dell’esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione. Lo sport davvero avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sull’obiettivo da portare avanti seguendo mete e direzioni ed essendo sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l’onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili. Questo è il vantaggio dello sport.
Di Matteo Simone – Psicologo, Psicoterapeuta
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