Boa Vista Ultramarathon 2012
Poker di vittorie per Adilson Fortes Spencer Varela nella 12esima edizione della Boa Vista Ultramarathon, trail di 150 chilometri intorno all’isola dello stato di Capo Verde che dopo i successi del 2006, 2009 e 2011 firma il quarto alloro. Seconda piazza per il connazionale Daniel Cabral Josè. Terzo posto ex aequo Claudio Morlin e Augusto Jaquin Soares. Tra le donne bissa il successo dello scorso anno la varesina Marta Poretti. Nel tracciato di 71 chilometri successo di Nicola Dal Grande e Ingrid Qualizza.
Sal Rei (Capo Verde) 10 dicembre 2012 – È ancora lui, Adilson Fortes Spencer Varela, l’imperatore di Boa Vista che nella notte tra sabato e domenica ha bissato il successo nella dodicesima edizione della ultramarathon disegnata sul periplo dell’isola capoverdiana. Il forte runner “di casa”, vero specialista delle prove sulla lunga distanza, ha controllato e dominato la gara, nonostante una partenza “ad handicap” a causa di un problema tecnico alla propria attrezzatura. Sul tradizionale percorso di 150 chilometri da percorrere in autosufficienza alimentare Adilson ha controllato e dominato. Nonostante la partenza ritardata, il 33enne di Boa Vista non si è perso d’animo e con un ritmo regolare ha rimontato uno ad uno i 40 avversari e all’altezza del terzo check point (dopo 35 chilometri), nel cuore del deserto di Viana, è passato in testa alla competizione affiancato dal più temibile tra gli avversari, il connazionale Daniel Cabral Josè, secondo lo scorso anno e terzo nel 2010. Per Daniel un ulteriore tentativo di conquistare la vittoria, dopo aver chiuso alle spalle proprio di Fortes Spencer anche la passata edizione. Ma è sulla spiaggia di Chaves che Adilson mette una seria ipoteca sulla Boa Vista Ultramarathon incrementando il ritmo e mettendo un divario incolmabile tra lui e Cabral.
A metà gara, presso le vecchie saline di Curral Velho il distacco del leader della gara sale a 45 minuti, mentre alle loro spalle il duo composto da Claudio Morlin e Augusto Jaquin Soares de Gama viaggia compatto: un’alleanza che consentirà ai due di superare le prime ore della notte e presentarsi sulla linea di traguardo al terzo posto ex aequo. A quasi due ore e mezza la varesina Marta Poretti, che oltre ad essere la leader della classifica femminile, mantiene la quinta posizione assoluta al punto di controllo di 71 chilometri. Tuttavia Marta deve guardarsi dal rinvenire di Corrado Buzzolan e Carmelo Nucifora, separati da soli 20 minuti dalla giovane ragazza runner di Busto Arsizio.
Intanto qualche minuto prima delle tre di notte Adilson Fortes Spencer Varela taglia vittorioso il traguardo con il tempo di 19:57’22”, sicuramente più provato rispetto allo scorso anno, anche a causa delle alte temperature incontrate durante la giornata di corsa. Inoltre, il runner di Rabil, piccolo villaggio di Boa Vista, ha accusato stanchezza nella seconda parte di gara anche a causa della recente partecipazione alla Macau Marathon del 2 dicembre. Per Adilson è un poker eccezionale che vien dopo le vittorie del 2006, 2009 e 2011.
Secondo posto per Daniel Cabral Josè a 24 minuti e terzo gradino del posto spartito tra il veneto Claudio Morlin (residente in pianta stabile a Boa Vista) e Augusto Jaquin Soares de Gama. Non è andato oltre l’ottavo posto il friulano Giacomino Barbacetto, nella vita floricoltore, alla sua terza partecipazione alla Boa Vista Ultramarathon e che lo scorso anno chiuse al quarto posto: il forte ultrarunner di Verzegnis in provincia di Pordenone ha corso il primo terzo di gara affiancando Tullio Frau, non vedente di Pordenone, in gara con la guida Claudio Bernardo, entrambi classificati nella prova di 70 chilometri.
Per Corrado Buzzolan (informatico con un “48 ore” in pista come allenamento) e Carmelo Nucifora (bancario di Mestre ultrarunner dal 2006) quinto posto da spartirsi in due a 6 ore e 20 dal vincitore.
Classifica femminile
Tra le donne secondo successo di fila per Marta Poretti con il tempo finale di 25:39’02” che ha nettamente staccato l’ungherese Erika Pickl (accompagnata in gara dal fidanzato austriaco Gerhard Lusskandl. Per lei la seconda vittoria consecutiva dopo quella dello scorso anno: <<Sono contenta anche se speravo di abbassare il tempo dello scorso anno – ha commentato Marta all’arrivo – ma il caldo di metà giornata mi ha costretto a rallentare>>. Per Marta, responsabile amministrativa di una azienda meccanica in provincia di Varese, il tempo finale di 25:30’02” a sole cinque ore e 36 minuti da Adilson Fortes Spencer Varela e la quinta posizione assoluta.
Percorso di 71 km
Nel tracciato di 71 chilometri vince e convince Nicola Dal Grande, 37 anni di Verona, che chiude la prova con il tempo di 9:38’05” anticipando di quasi mezz’ora l’architetto Marcello Rossi (con un’esperienza nella maratona in Iraq) e di 40 minuti Davide Gallina di Mantova, che ha voluto rivivere l’esperienza della Boa Vista Ultramarathon dopo la prima partecipazione lo scorso anno. Nella stessa prova vittoria della friulana Ingrid Qualizza di Cravero (Udine), sergente degli Alpini, che ha chiuso in 10:24’33” e che ha accompagnato all’arrivo il marito Leandro Salamone, anch’egli sottoufficiale degli Alpini (nella foto a fianco). Per loro un’esperienza da vivere insieme in vista della prossima missione in Afghanistan a febbraio. Secondo posto per la finlandese Sanna Lassila (in gara con il marito Ilkka) e terzo gradino del podio per Anna Monzani, medico pneumologo di Monza.
Corsa e natura.
I concorrenti della Boa Vista Ultramarathon hanno attraversato aree che il governo di Capo Verde ha destinato, dopo una recente legge, che tende a costituire il parco naturale dell’isola di Boa Vista che include 14 “zone protette” per la riproduzione di uccelli endemici, della famosa Tartarughe Comun e, nella parte marina, di pesci e delfini: un progetto volto a sensibilizzare la popolazione locale (e i turisti) sul valore ecologico dell’iniziativa governativa.
Per ulteriori informazioni www.boavistaultramarathon.com
Fonte Ufficio Stampa Boa Vista Ultramarathon