Campionati Europei di Cross: Andrea Lalli 6º, Serhiy Lebid nella leggenda
Di questi Campionati Europei di Cross, disputati nella portoghese Arbufeira e visti ieri sera in differita su RAIsport, bisogna consolarsi con la leggendaria prestazione dell’ucraino Serhiy Lebid, che ha società e casa con la Cover Mapei, la forte squadra del Verbano. Nono titolo continentale di cross per lui, l’unico bianco che contrasta negli anni lo strapotere africano, che con i naturalizzati da Francia, Spagna e Portogallo, rischia ormai di estendere il suo dominio anche nella rassegna continentale europea. Proprio la gara maschile risolleva il bilancio un po’ deprimente della spedizione azzurra, lontano dalle posizioni che contano in tutte le categorie maschili e femminili, sia junior che promesse che senior (femminili). Poi la gara più attesa, quella senior maschile, regala il sorriso in casa Italia.
Finalmente una maglia azzurra nel gruppo di testa, quell’Andrea Lalli che sicuramente è uno dei più bei talenti del Cross azzurro degli ultimi dieci anni. Peccato che nell’ultima parte di gara paga la fatica della bagarre continua nel gruppo di testa, dopo che seguendo sapientemente Lebid fin dalle prime battute si era brillantemente trovato a giocarsi la gara nella parte centrale. Il suo sesto posto finale è la seconda prestazione di sempre di un italiano nella rassegna continentale di corsa campestre. Sui quasi dieci chilometri del tracciato portoghese, Serhiy Lebid la spunta con la sua solita progressione (o volata lunga) all’ultimo chilometro in 29’15”, con lo spagnolo Lamdassem 29’18” ed il portoghese El Kalai 29’21” (a proposito di naturalizzati) che chiudono alle sue spalle sul podio. I francesi Meftah (29’21”) e Amdouni (29’21”) rispettivamente 4° e 5° portano ai transalpini il titolo a squadre, mentre Lalli, 6° in 29’28” guida l’Italia al quarto posto nella gara a squadre, dietro Francia, Portogallo e Spagna, con la collaborazione di Gabriele De Nard (20° in 29’50”), Giammarco Buttazzo (32° in 30’15”), Yuri Floriani (38° in 30’27”) e Stefano Scaini (55° 31’20”).
