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Campionati Europei Under23: oro per Sabbatini, Barontini e Battocletti, argento Arnaudo e Zenoni


L’atletica azzurra vive un clamoroso pomeriggio finale nei Campionati Europei Under 23 di Tallinn. L’Italia conquista altre tre medaglie d’oro con Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) in una splendida finale dei 1500 metri, con Simone Barontini (Fiamme Azzurre), un guerriero negli 800 metri, e con Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), dominatrice dei 5000. Questo bottino, arricchito anche dall’argento di Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) per completare la sensazionale doppietta azzurra dei 1500, permette agli azzurri di firmare il record di ori nella competizione (al momento sei), superando i quattro dell’edizione inaugurale del 1997, e frantumando pure il record di medaglie: mai erano state tredici (al massimo otto), come invece accaduto a Tallinn.
Tre emozioni enormi in un’ora, in un pomeriggio che rilancia con forza il mezzofondo azzurro. La teramana Sabbatini, 22 anni, già vincitrice agli Europei a squadre, conferma il pronostico che la vedeva favorita e al termine di una gara tattica si libera di tutta la concorrenza negli ultimi duecento metri con un cambio di passo fulmineo (4:13.98 il tempo finale). La bergamasca Zenoni – che fu bronzo due anni fa – stavolta guadagna una posizione, grazie ad una strepitosa rimonta nel rettilineo finale con cui supera anche la britannica Erin Wallace (bronzo in 4:14.85). Oro meno atteso, nemmeno venti minuti dopo, quello di Simone Barontini: anconetano, 22 anni, prende l’iniziativa al suono della campana dell’ultimo giro e poi lotta come un leone, resiste, non ci pensa nemmeno a farsi recuperare dagli avversari, che devono inchinarsi: argento al belga Eliott Crestan (1:46.32), bronzo al britannico Thomas Randolph (1:46.41). A fare tris è la trentina Battocletti, 21 anni, talento cristallino della nostra atletica: nei 5000 metri è sfida a due con la slovena Klara Lukan fino ai -250 metri, poi Nadia decide che è il momento di scappare via e non ce n’è per nessuna. Festeggia l’ennesima medaglia giovanile con il tempo di 15:37.40, davanti alla Lukan (15:44.00) e all’olandese Diane Van Es (15:48.40).
10000 metri

Con la personalità di una veterana, ma con la freschezza dei suoi vent’anni. Corre per una medaglia Anna Arnaudo nei 10.000 metri e alla fine si prende l’argento, impreziosito dall’ennesimo progresso di una stagione eccellente. La ventenne cuneese di Borgo San Dalmazzo toglie quasi mezzo minuto al record personale di un mese fa, il 33:02.70 della Coppa Europa a Birmingham: alla fine il tempo ufficiale è 32:40.43, modificato nella giornata successiva per un errore di cronometraggio rispetto al 32:36.98 che le era stato inizialmente assegnato, e quindi resiste il primato di categoria di Allison Rabour (32:38.96 nell’ormai lontano 1989). Dal quarto chilometro la gara si trasforma in una sfida a due tra l’azzurra, che si mette davanti a tirare con la sua corsa leggera ed efficace, e l’olandese Jasmijn Lau, che invece quando mancano otto giri decide di prendere l’iniziativa: guadagna qualche metro, poi aumenta il suo vantaggio e diventa imprendibile. “Ho provato a vincere – racconta la piemontese del Battaglio Cus Torino, allenata da Gianni Crepaldi – e sono contenta di averci creduto, ma forse non potevo far di meglio e allora non posso che essere felice. Dopo lo strappo decisivo, mi è mancata la capacità di reagire. È una medaglia che arriva dopo un’annata piena di soddisfazioni”, sorride la studentessa di ingegneria informatica al Politecnico di Torino, che quest’anno è riuscita anche a vincere un tricolore assoluto, quello dei 5000 metri, oltre a rendersi protagonista di un bel debutto sui 3000 siepi, alle soglie dei dieci minuti. Alle spalle delle prime due, è entusiasmante la prova di Gaia Colli: a tre chilometri e mezzo dal traguardo, la campionessa italiana di corsa in montagna sale al terzo posto. Solamente nella tornata conclusiva la bellunese di origine, e ormai bergamasca di adozione, viene sorpassata dalla tedesca Lisa Oed (33:35.99) ma demolisce il personale di un minuto e venti secondi. Ritirata dopo sei chilometri e mezzo l’altra piemontese Giovanna Selva, purtroppo ancora condizionata dall’infortunio che le aveva impedito di gareggiare in Coppa Europa.

Fonte Fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.