Campionati Mondiali corsa in montagna: vincono l’austriaca Mayr e il keniano Kipngeno, Italia quarta al femminile e sesta al maschile
Ai piedi del podio l’Italia nella giornata inaugurale dei Campionati Mondiali di corsa in montagna e trail a Innsbruck-Stubai, in Austria. La squadra femminile è quarta nella classifica per team della prova in salita, a soli due punti dal terzo posto, mentre chiude sesta la formazione maschile. Dopo aver lottato per tutta la gara in caccia di una medaglia, le azzurre vedono sfumare il sogno soltanto sul traguardo. Un gruppo che si dimostra compatto con tre atlete nelle prime venti dell’ordine di arrivo: 16esima la valtellinese Elisa Sortini in 52:43, che per la terza edizione consecutiva è la migliore delle italiane, 18esima la campionessa tricolore Francesca Ghelfi (52:52) e 19esima Valentina Belotti (52:58), poi 32esima Vivien Bonzi (54:53) sui 7 chilometri nello spettacolare scenario alpino da Neustift al rifugio Elferhütte per un dislivello di 1050 metri. Oro al Kenya (17 punti), argento della Germania (33), bronzo alla Gran Bretagna con 51 punti davanti ai 53 dell’Italia che precede di una lunghezza gli Stati Uniti (54).
MAYR SETTIMO SIGILLO – In delirio il pubblico di casa per Andrea Mayr, al settimo titolo mondiale di una carriera straordinaria e a sette anni dall’ultima volta: aveva vinto in salita negli anni pari dal 2006 al 2016. La fuoriclasse austriaca va in fuga e sembra tutto deciso, ma viene raggiunta e sorpassata dalla keniana Philaries Jeruto Kisang a circa un chilometro dall’arrivo, però nel finale si riporta al comando e trionfa in 48:14 staccando di oltre mezzo minuto l’africana, argento in 48:51, con il bronzo all’ex iridata statunitense Grayson Murphy (49:22). Notevole la quarta posizione della maratoneta tedesca Laura Hottenrott (49:56), poi la keniana Valentine Jepkoech Rutto (49:59) e la francese Christel Dewalle (50:04), con la squadra della Germania che può contare anche su Domenika Mayer settima in 51:21 ad appena quattro giorni dal terzo posto a Pacé nella Coppa Europa dei 10.000 su pista.
ITALIA SESTA – Tra gli uomini c’è la sesta piazza per l’Italia a quota 56, in un “vertical uphill” dominato dalle nazioni africane: Kenya 11 e Uganda 21. Gli azzurri finiscono a undici punti dal bronzo della Svizzera (45) che mette in fila Germania (quarta a 53) e Francia (quinta con 54). A livello individuale il piemontese Andrea Rostan arriva 14° in 43:53 ma entra in “top 20” anche Andrea Elia, 19° in 44:18. Non è la migliore delle giornate per il campione europeo Cesare Maestri, 23° con 44:40 in attesa di tornare in gara sabato nella prova “up and down”, mentre Tiziano Moia è 30° in 45:39. Per la prima volta nelle 37 edizioni della rassegna iridata l’Italia scende dal podio maschile a squadre, in un panorama internazionale che vede una sempre maggiore partecipazione rispetto al passato.
CONFERMA KIPNGENO – Conquista il suo secondo oro consecutivo Patrick Kipngeno, che nell’ultima edizione di novembre in Thailandia era stato il primo atleta keniano della storia a vincere e qui riesce a ripetersi. Padrone della corsa fin dall’inizio della salita, si impone in 40:18 con un oltre un minuto e mezzo di vantaggio nei confronti dell’ugandese Levi Kiprotich, secondo in 41:51. Anche nel duello per il bronzo c’è il Kenya davanti all’Uganda, perché Josphat Kiprotich si prende il terzo posto (42:04) seguito da Eliud Cherop (42:16). Quinto posto allo statunitense Joe Gray (42:32), migliore dei non africani, e sesto il leader degli europei, lo spagnolo Daniel Osanz (42:41) che si lascia alle spalle il keniano Philemon Kiriago (42:54), argento un anno fa. Il programma dell’evento andrà avanti con il trail (giovedì “short” di 45,5 km, venerdì la prova lunga di 87 km) in diretta video streaming sul canale YouTube della manifestazione per concludersi sabato a Innsbruck dove si svolgerà la gara di salita e discesa.
Fonte Fidal