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Campionati Mondiali di trail a Badia Prataglia: Italia femminile d’argento e Silvia Rampazzo di bronzo, titoli a Hernando e Roche


Italia due volte sul podio nei Campionati Mondiali di trail a Badia Prataglia (Arezzo). La formazione azzurra conquista il secondo posto nella classifica femminile, trascinata da Silvia Rampazzo che si mette al collo la medaglia di bronzo individuale in 5h11:07 dopo 49 chilometri. Per il risultato di squadra, fondamentali anche i risultati di Gloria Giudici, 12a in 5h25:36, e Barbara Bani, 15a con 5h28:25. Tra i sentieri del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, in gara 266 atleti: 153 uomini e 113 donne, da 38 diverse nazioni.
Successi individuali allo spagnolo Luis Hernando (4h23:31) e alla francese Adeline Roche (5h00:44), entrambi d’oro anche con la squadra. Al femminile bronzo alla Spagna, mentre il podio maschile viene completato da Francia e Stati Uniti, con il team italiano quarto. Migliore degli azzurri Christian Pizzatti, dodicesimo con 4h42:56, seguito da Stefano Fantuz (16° in 4h45:21) e Luca Carrara (24° in 4h54:24). Tra le donne più dietro Lidia Mongelli (21esima con 5h36:31), Lisa Borzani (24esima con 5h38:22) e Lara Mustat (35esima con 5h56:05), al maschile Massimo Mei (32° in 4h59:19), Fabio Ruga (50° in 5h14:00) e Georg Piazza (65° in 5h25:40). A livello individuale, argento per lo spagnolo Cristofer Clemente (4h24:31) e bronzo al francese Cedric Fleureton (4h28:03), nella gara femminile piazza d’onore per l’altra francese Amandine Ferrato (5h00:47), appena tre secondi alle spalle della connazionale Roche.

Un percorso difficile da interpretare, 49 chilometri con quasi 6000 metri di dislivello totale: molto veloce nella prima parte e muscolare nella seconda, quando le gambe dei concorrenti cominciano a dare segni di cedimento. L’anello ha toccato località di notevole fascino come l’Eremo di Camaldoli, la diga di Ridracoli, La Lama e chiesetta di Pietrapazza coinvolgendo sette comuni del territorio. Dopo 9 chilometri, il primo a passare all’Eremo di Camaldoli è stato l’americano Andy Wacker davanti al francese Cedric Fleureton e al campione del mondo in carica Luis Alberto Hernando. Nelle posizioni che contano un altro americano, Cody Red, e lo spagnolo Miguel Caballero. Al femminile la statunitense Ladia Albertson conduce sulle francesi Adeline Roche e Amandine Ferrato. In casa Italia quinta posizione temporanea per Silvia Rampazzo, 10ª Gloria GIudici, 11ª Barbara Bani. Dopo 25 chilometri, alla diga di Ridracoli, il transalpino Fleureton si è messo davanti dando il cambio a Wacker. Terzo assoluto sempre lo spagnolo Hernando. In quarta e quinta posizione ancora due francesi, Nicolas Martin e Ludovic Pommeret. Anche al femminile cambio al vertice con la francese Roche e la compagna di nazionale Ferrato che provano a mettere la freccia sulla Albertson. Sempre quinta una super Silvia Rampazzo.

In località Prato ai Grilli, archiviata la parte più muscolare di questo Mondiale, è passato in solitaria il transalpino Fluereton. Nonostante un evidente problema alla gamba, secondo uno stoico Luis Hernando a meno di 2 minuti. In terza posizione il finlandese Henri Ansio, segue un altro francese Ludovic Pommeret, decimo Christian Pizzatti. Sul traguardo Hernando vince e si riconferma campione del mondo come nel 2016 sul connazionale Clemente e un provato Fleureton, al femminile chiudono quasi appaiate le due francesi Roche e Ferrato.

Fonte fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.