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Campionato Europeo di Corsa in Montagna – Telfes (Austria)


Il racconto dell’Europeo 2009, le foto e le classifiche
nelle parole di Piergiorgio Chiampo, Tecnico Federale che ha contribuito a
formare questa formidabile squadra azzurra, diretta da Raimondo Balicco e
capitanata da Marco De Gasperi.

Di Piergiorgio Chiampo

Tre titoli individuali per la Turchia. Tre titoli a squadre
per l’Italia. Complessivamente quattro medaglie d’oro ai turchi contro le tre
degli azzurri che però mettono sul piatto anche tre argenti pesanti con Marco
De Gasperi, Valentina Belotti e Xavier Chevrier. Questi in estrema sintesi i
numeri che contano dei campionati europei di corsa in montagna disputati
domenica a Telfes in Austria e dominati per l’ennesima volta dalle due nazioni già
leader in campo continentale nelle ultime edizioni.                                                           

Un risultato di squadra al di là delle previsioni per le squadre azzurre
(era dall’edizione dei mondiali tedeschi di Bergen 2000 che non vincevamo così
tanto a livello di classifica per nazioni) considerando anche la tipologia dei
tracciati, prevalentemente in salita e a noi mai troppo avvèzzi. Successi difficili
da pronosticare tra gli juniores maschili, dove l’Italia non aveva la meglio
sulla Turchia dai mondiali 2002, e tra le donne, considerata anche  l’assenza della campionessa in carica Elisa
Desco. Più facile invece ipotizzare l’ennesima vittoria del quartetto maschile,
rivelatasi poi all’atto pratico assai sofferta e incerta sino all’ultimo metro,
con i nostri messi a dura prova da una irriducibile Francia, compatta come mai.

La giornata è iniziata con un’ottavo posto senza infamia ne
lode per le nostre juniores femminili, in una prova  dove  comunque  le ambizioni della vigilia non andavano molto
più in là. Buona la difesa della valsesiana Erika Forni, fondista prestata alla
corsa in montagna, capace all’esordio in azzurro della dodicesima piazza,
mentre la più quotata valtellinese Mabel Tirinzoni in giornata no era solo venticinquesima.
Gara dominata dalle giovani turche che hanno occupato tutto il podio, con Derya
Altintas all’oro, pochi secondi avanti a Elif Karabulut e a Yasemin Can per una
scontata vittoria per nazioni davanti a Romania e Gran Bretagna.                                                                                                                                            Splendida nei pari età maschili la prova del valdostano
Chevrier alla fine come detto secondo. Il suo testa a testa con il turco Yusuf
Alici rimane uno dei momenti più belli ed emozionanti di questo europeo. Ora
avanti uno, ora avanti l’altro,con il giovane talento di Nus a contendere sino
alle ultime decine di metri dell’ascesa il successo all’avversario, capace poi
di un maggior spunto in vista del traguardo. Dietro ai due a debita distanza lo
svizzero Candide Pralong si è aggiudicato il bronzo. Per l’Italia oro a squadre
davanti a Norvegia e Gran Bretagna, grazie alle ottime prove del bellunese Luca
Cagnati ottavo e del trentino Kelemu Crippa decimo, con a completare il
quartetto il valtellinese Marco Leoni sedicesimo.                                                                   

Emozionante per noi anche la gara donne, con la Belotti davanti
a tutte per oltre due terzi dei 9,5 km.
in programma, anche con margine (36
a 1,5 km. dalla
fine). Fatale purtroppo per lei il durissimo muro finale, dove la svizzera
Martina Strahl (già argento mondiale in Turchia nel 2006 a soli diciannove anni) faceva la
differenza andando a vincere. Prova comunque da incorniciare per la bresciana,
specialista del cross tornata al primo amore la corsa in montagna, dopo un
lungo infortunio e subito competitiva, ben oltre le attese. Dietro, lotta
serrata anche per il bronzo tra le prime due dell’ultimo mondiale di Crans
Montana, l’austriaca Andrea Mayr e la nostra Renate Rungger. Nelle battute
finali a prevalere era la campionessa del mondo che regalava all’Austria
l’unica medaglia di giornata, superando la resistenza della comunque bravissima
e tenace altoatesina. A porre il sigillo sull’oro a squadre azzurro, innanzi a
Svizzera e Gran Bretagna, l’inossidabile Maria Grazia Roberti decima, seguita
più indietro al venticinquesimo posto dalla conterranea bresciana Cristina Scolari.
La gara maschile ha regalato ad Ahmet Arslan il terzo alloro
continentale consecutivo. Il piccolo (solo di statura) grande atleta turco ha
confermato, tipo di percorso che sia, di essere in questo momento il più forte
corridore in montagna d’ Europa. Suo degno avversario il sei volte iridato De
Gasperi (il più grande di sempre al mondo insieme al neozelandese Wyatt) che
arricchisce di un altro argento un palmares unico. Tra i due lotta serrata per oltre metà
gara, poi posizioni delineate con il turco avanti sino ai 43 di divario finale, dopo 58’26 di
corsa. Bronzo allo svizzero Sebastien Epiney autore di un gran finale che gli
permesso di superare il tedesco Timo Zeiler e il francese Raymond Fontaine,
rispettivamente quarto e quinto. Sesto posto per il secondo degli azzurri il
cuneese Martin Dematteis autore di una prova splendida così come il triestino
Riccardo Sterni nono. Più indietro Bernard Dematteis ventesimo, incappato nella
classica giornata no, anche perché probabilmente  condizionata la sua prestazione, da uno stato
febbrile patito nei giorni precedenti la corsa. Italia all’ennesimo oro per
nazioni, ma cugini transalpini (in quattro tra i primi dieci) alla fine
staccati di soli tre punti, dopo essere stati sino a meno di 2 km. dall’arrivo addirittura avanti ai
nostri. 

Archiviata la rassegna continentale ora  per la corsa in montagna italiana inizia
l’avvicinamento ai mondiali in programma a Campodolcino in Valchiavenna il 6
settembre. E proprio per testare il percorso iridato, nella stessa località domenica
26 luglio un gustoso anticipo con la seconda prova tricolore, selezione in
chiave azzurra.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.