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Il campione del mondo Isaac Kiprop e Francesca Iachmet vincono la corsa in montagna Trofeo Nasego 2015


Pronostici rispettati al Trofeo Nasego 2015, laddove però non sono mancate neppure le sorprese. Un campione del mondo sul trono tra Casto e Famea, nella bresciana Valle Sabbia. Isaac Kiprop, l’ugandese trionfatore nel settembre scorso a Casette di Massa, ha preso il volo sin dalle prime battute, mentre dietro il gruppo dei migliori azzurri procedeva controllandosi. L’attesa per la risposta del campione europeo Bernard Dematteis svaniva però verso metà gara, laddove diventava evidente che la presunta iniziale prudenza del cuneese era invece rappresentata da una delle più classiche delle giornate no.

Toccava allora al resto del gruppo provare a rifarsi sotto, mentre Kiprop (Atl. Vallebrembana) davanti continuava a spingere. Verso il decimo chilometro uscivano allo scoperto Alex Baldaccini (Gs Orobie) e Luca Cagnati (Valli Bergamasche) e provano la rimonta, mentre Alessandro Rambaldini (Valli Bergamasche), Emanuele Manzi (Forestale), Francesco Puppi (Vallebrembana) e Massimo Mei (Atl. Castello) seguivano in gruppo a qualche decina di secondi.

Allo scollinamento al Rifugio Nasego, dopo 17 Km di gara decisamente nervosa nella sua prima parte, Baldaccini riduce il gap da Kiprop a 1’20”, ma i 3500 metri di discesa finale confermano il valore dell’iridato anche nei tratti di discesa.

Dopo 1h31’03” Kiprop chiude a braccia alzate, con Baldaccini a mollare la presa nel tratto finale, ma comunque ottimo secondo a 2’22”, mentre l’altro azzurro Cagnati chiudeva terzo a 3’41”. Dietro, molti dei pretendenti all’azzurro ai Mondiali delle Lunghe Distanze, a cominciare dall’ottimo Alessandro Rambaldini, quarto in 1h35’09”, con Emanuele Manzi quinto in 1h35’56”, Martin Dematteis (Corrintime) sesto in 1h36’04” e Francesco Puppi settimo in 1h36’17”. Ottavo Bernard Dematteis (1h37’07”), nono Massimo Mei in 1h37’53” e decimo Gerd Frick (Telmekom Sudtirol) in 1h39′.

Anche nella prova femminile, corsa sulla stessa distanza di 20800 metri, era atleta africana a prendere il volo nelle prime battute. Meno fortunata, però, la fuga della keniana Diana Cherono. Ripresa a sei chilometri dal traguardo, la testa della corsa passava nelle mani di Francesca Iachmet (Atl. Trento) che anche nel tratto finale confermava la sua ottima condizione: per la trentina, già azzurra in Colorado nel 2014, è vittoria netta in 1h54’54”. Alle sue spalle, bella sorpresa di giornata, la lombarda Gloria Giudici (Atl. Rovellasca) coglieva la seconda posizione in 2h01’57”, precedendo a sua volta la Cherono, crollata nel finale, e terza al traguardo in 2h07’34”. Tra le migliori di giornata, anche Monica Pont Chafer (Freezone), quarta in 2h08’35”, Ana Nanu (Gs Gabbi), quinta in 2h12’06”, e Angela Serena (Freezone) sesta in 2h12’50”.

Fonte Paolo Germanetto – corsainmontagna

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.