Cervino X-Trail: buona la prima


Il trail fa il suo esordio anche in Valtournenche, con la
Cervino X-Trail, all’ombra della Gran Becca. Cervinia, la culla dello
skyrunning (qui il primo Campionato mondiale nel 1998 e i primi Sky Games del
2000), apre le porte al Trail. Ecco il racconto dell’organizzatore Fabio
Scipioni.

Prima di cominciare bisogna dire che la nostra gara fa
parte di un mini circuito da noi creato CXT che quest’anno prevede la tappa di
Cervinia e Courchevel, dal 2011 anche Crans Montana.

Ieri abbiamo svolto la nostra prima edizione; la
concomitanza con numerose gare importanti e consolidate durante questo weekend.,
hanno un pochino penalizzato l’affluenza che, comunque, come prima edizione, ha
visto un ragguardevole numero di 80 corridori. Il richiamo del Cervino è stato
forte, così da tutta Italia ci hanno raggiunto, oltre agli stranieri belgi,
danesi e francesi. La giornata splendida e la possibilità di correre
tutt’attorno al Cervino, ha fatto sì che tutti, e dico tutti i concorrenti, si
siano emozionati ed abbiano finito con una gioia tale da far dimenticare le
fatiche. Molti atleti, anche valdostani, avevano le lacrime di felicità.

Il tracciato, 42,500 km ed un dislivello di 2400m +, partiva
da Valtournenche e si portava sulla destra orografica del torrente Marmore
attraverso l’ex alta via n° 3 o sentiero 35 verso il rifugio Duca degli
Abruzzi; da qui a Plan Maison e Cervinia sulla pista 5. Girata Cervinia si
imboccava il famoso 107 (Gran Balconata) fino a Cheneil passando da Cime Bianche
di Valtournenche e con una rapida discesa si rientrava a Valtournenche.

La gara poteva sembrare semplice per un chilometraggio del
genere, ma si è rilevata molto ingannevole ed ha provato fisicamente i
corridori; infatti presentava diverse caratteristiche della corsa, salite molto
corribili, tratti in piano, strappi importanti e continui saliscendi che
mascheravano il dislivello, ma costringevano i corridori ad un
grande sforzo muscolare. Anche le discese erano diverse, una molto lunga e
facile, l’altra ripida e tecnica. Infatti pochissimi sono riusciti a
correrla completamente. Questo perchè lo spirito di noi organizzatori
(Cervino Trailers) voleva che non fosse tagliata su nessuno specialista, così
come poi si è rilevato durante la gara.

Infatti, fin dalle prime battute si era capito che la gara
era una cosa a tre, Giuliano Cavallo, Dawa Sherpa e Cristiano Campestrin, tre
atleti con caratteristiche diverse; quest’ultimo obiettivamente fino al Gpm
dell’Oriondé sembrava superiore conducendo in testa e tenendo facilmente
sotto controllo i due grandissimi trailers che comunque tenevano duro e, per
Cavallo, con ancora qualche tossina dal Valdigne. Al rifugio
Campestrin accusava un malessere dovuto alla quota, Cavallo prendeva
prepotentemente la testa che teneva fino a Cime Bianche di Valtournenche; Dawa
dal canto suo (e con tutta la sua esperienza) restava a circa 40 secondi
gestendo i km con grande acume.

A Cime Bianche si faceva sotto, riprendeva Cavallo che
comunque restava attaccato; l’ultima discesa da Cheneil a Valtournenche, è
stata affrontata in maniera pazzesca, Cavallo cadeva consegnando a Sherpa la
vittoria. Campestrin, vista la situazione, ha continuato del suo passo
tranquillo, gestendo il terzo posto.

In campo femminile, Manuela Brunero e Alessandra Carlini
iniziavano la gara insieme ed hanno proseguito in questa maniera fino al
rifugio Oriondé, qui la giovanissima marchighiana (23 anni) allungava il
passo in discesa costruendo piano piano la vittoria; la valdostana Brunero
concludeva molto bene al secondo posto con poco più di 8 minuti, terza l’altra
valdostana Carmela Vergura che ha fatto una gara molto regolare.

In conclusione è stata per noi un successo, l’unicità
dell’ambiente in cui si è corso siamo certi ci permetterà di far crescere
rapidamente questa manifestazione che nel 2011 sarà nel mese di Settembre.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.