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Come organizzare l’allenamento della corsa


Dalla collaborazione con Massimo Santucci – www.santuccirunning.it

Ogni periodo di lavoro fisico si prefigge un obbiettivo. All’interno di esso vengono inseriti dei mezzi per raggiungere un adattamento. Generalizzando potremmo sostenere che un 80% degli allenamenti dovrebbe essere indirizzato allo sviluppo delle qualità richieste in quel periodo, il restante 20% invece dovrebbe essere impiegato per tener vive le qualità acquisite in precedenza in modo da ottenere in futuro un suo consolidamento.

C’è da prestare attenzione però che i “richiami” non disturbino il lavoro specifico del periodo, quindi devono essere studiati affinché gli allenamenti specifici possano eseguirsi senza problemi.

In sostanza devono intersecarsi in modo spontaneo senza alterare i delicati sistemi di carico e scarico che reggono il procedere produttivo di un programma d’allenamento.

Sbagliando i mezzi si rischia di creare un cocktail micidiale. Per paura di perdere qualcosa, infatti, si potrebbe andare ad inserire un po’ di tutto.

Deve essere tutto ben chiaro nella mente del tecnico e dell’atleta, altrimenti è meglio seguire un iter più lineare.

Fare dei “minestroni”, vale a dire un insieme d’allenamenti che richiamino le più opposte qualità, dà pessimi risultati a breve ed ancora più nel prossimo futuro.

La parola chiave è organizzazione. Tutto deve essere ben chiaro tramite l’elaborazione di un piano a lungo termine; poi secondo le situazioni del periodo, sarà modificato nei piccoli contenuti.

La strada da seguire però è una soltanto e tanto meno ci si discosta da quella, maggiori garanzie di prestazione saranno garantite.

In un telaio corretto anche allenamenti non riusciti alla perfezione saranno metabolizzati con più facilità. Dove le basi programmatiche non esistono invece basta poco per far crollare tutto ed i periodi di forma saranno più difficili da trovare e risulteranno di breve durata.

Il consiglio è quindi, anche per chi non segue una tabella di allenamento specifica e gareggia in ogni fine settimana, di organizzare al meglio l’attività. In base al tipo di gara che avrà corso, dovrà ragionare per inserire durante la settimana degli allenamenti che non andranno a ricalcare gli stimoli già avuti in gara.

È sufficiente capire le giuste dinamiche per organizzarsi ed evitare errori superflui. Alla base dello sviluppo ci dev’essere la comprensione dei principi che regolano il nostro sport.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.