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Como-Valmadrera 2011: Emanuela Brizio regina rosa, gara maschile a Paolo Gotti


Di Giorgio Pesenti

Domenica 2 ottobre 2011 alle ore 08.45 da piazza Amendola nel centro di Como si sono lanciati verso l’arrivo di Valmadrera 220 corridori del cielo, che se la davano a gambe levate perché da queste parti aleggia la leggenda di Larrie il mostro di Loch Ness Italiano. La leggenda di Larrie o Lariosauro nasce recentemente, esattamente nel 1980, dopo un ritrovamento di un fossile di un animale a forma di coccodrillo risalente al periodo Triassico, 230 milioni di anni fa. Larrie abitava le viscere di questo lago; 416 metri il suo fondale piu’ profondo. Le dimensioni del lago di Como e Lecco inseriscono questo specchio d’acqua al terzo posto nella graduatoria dei laghi piu’ grandi d’Italia. Prima del ritrovamento del fossile nel 1964, sulla sponda settentrionale del lago, due cacciatori affermarono di aver avvistato Larrie, il rettile lacustre presentava un testone molto grosso, le sue squame erano di colore rossastro, la sua lunghezza era all’incirca sul metro, i due cacciatori, Bonfanti e Dolcioni, attestavano di avergli sparato coi i loro fucili ma senza nessun risultato, immediatamente dopo gli spari il mostro si nascose tra le onde per poi scomparire del tutto. Uno dei più recenti avvistamenti di Larrie risale al 2003 quando un camminatore, scrutando il lago dal monte Barro, ha sostenuto di aver visto nel lago, un mostro della lunghezza di 10 metri, per le dimensioni, sembra fantascientifico questo avvistamento rispetto a quello dei i due cacciatori, a meno che, questo mostro sia uno dei genitori di Larrie.

Dalla leggenda alla cronaca di questa 14^ edizione della traversata del triangolo Lariano di km 36,305 per un dislivello positivo di 2265 mt. e di 2229 mt. quello in discesa. Dopo lo start decretato al cerimoniere degli alpini della sezione di Como, inizia la sgambata-riscaldamento tra le vie asfaltate dell’elegante centro Comasco, terminato il primo tragitto catramato, è iniziata la bagarre podistica sulla prima rampa che sale al caratteristico paesino di Brunate, dopo un km di mulattiera, Butti Stefano con a ruota Colnaghi Pietro, iniziano la loro fuga, seguiti dai Bergamaschi: Gotti Paolo, Faverio Riccardo, Bonfanti Fabio e l’aquila della Valetudo Berlinghieri Clemente. Nella competizione rosa Emanuela Brizio della valetudo impone alla corsa un ritmo molto intenso e già dai primi metri di ascesa, tra l’aquila Manu e le sue quotate avversarie, si stabilizza un sensibile distacco; alle sue spalle la compagna di squadra Scotti Ester francobollava la Valtellinese Rossi Raffaella. Sulle scalate del monti Bolettone e del Palanzone il gran caldo fa esaurire le scorte di energie agli atleti e fa fare ammainare bandiera bianca a molti runner, per non parlare dei crampi di chi resta in gara.

Sull’ultima salita della traversata il temuto picco del Pianezzo, lo sfortunato portacolori dell’Osa Valmadrera Butti Stefano, crolla a terra dalla fatica e per Butti finisce l’avventura per far saltare il record della Como Valmadrera. Sull’ultima salita il campione di Bruntino Gotti Paolo team Altitude vede la possibilità di conquistare il 3° successo in questa corsa Lariana e nell’ultima discesa dal rifugio Sev in Pianezzo forza l’andatura e si invola sotto l’arco di trionfo di Valmadrera, con il tempo finale di 3h17’00”, 2° dalla Valserina Bergamo Faverio Riccardo, il campione arrivato dalle due ruote del team G.S. Orobie che conquista l’argento con 3h21’45”, 3° Colnaghi Pietro 3h23’35”, 4° Bonfanti Fabio team Altitude 3h30’46”, 5° Gianoncelli Enrico team Valtellina 3h32’44”. 7° Berlinghieri Clemente, l’aquila della Valetudo dopo 90 minuti di gara ha iniziato a fare i conti con i crampi e sulla scalata del Pianezzo ne ha visto di tutti i colori, 9° e primo dei giovani l’Orobico Bazzana Fabio Fly up, 11° Viciani Alex Altitude, 19° e primo degli over 50 il Valetudo Berizzi Roberto, inoltre si sono distinti le aquile Breda Alessio 32°, Gigi Gritti 34°, 38° il vice presidente Boffetti Luca, 100° il fortunato Rottoli Giacomo, 121° Gambera Marco.

Rottoli oggi ha fatto tombola, infatti nella premiazione finale, con estrazione ha sorteggio, si è portato a casa un prosciutto crudo intero.

Nella gara femminile la tre volte campionessa Italiana di skyrunning l’aquila Brizio Emanuela ha realizzato a Valmadrera il suo terzo successo con il tempo di 4h00’09”, 2^ Bertasa Cinzia, dell’Iz skyracing, che dopo una partenza molto guardinga ha innestato la sua marcia da lunghe distanze e meritatamente ha guadagnato l’argento in 4h11’07”, 3^ la Valtellinese Rossi Raffaella in 4h16’33”, 4^ Pensa Patrizia team Besanese 4h20’04”, 5^ l’aquila rosa Valetudo Scotti Ester, a soli 7 giorni suo personale alla maratona di Bergamo. Sesta la segretaria del Sev Valmadrera Gilardi Daniela, 7^ un’altra Bergamasca molto resistente alle fatiche Castelli Simonetta dell’Altitude.

Termino con il mistero irrisolto del mostro Larrie, chissà quando si riuscirà a scoprire questo mistero che si nasconde in fondo al lago…

E’ stata scritta dal menestrello Davide Van de Sfroos una canzone in dialetto per invitare i Lariani a sorvegliare Larrie:“era faa cumè un’anguila, l’era gross cume un batèll e’l majava tücc i stell, una bissa incatramata, cun la buca sbaratada e cui öcc dell’oltrummuund… un mustru, ma l’era mea el film de l’uratori un mustru, vegnüü’n de un teemp che l’era piö el so, ho vedüü el mustru, ho vedüü el mustru.

Spero di raccontare la soluzione del mistero in occasione della cronaca della 15^ edizione Como Valmadrera…

Giorgio Pesenti

ono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.