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La convenzione FIDAL – UISP originale firmata dai presidenti


Di corsa si occupano in molti, federazioni, società, praticanti, giornalisti e addetti alla comunicazione. L’importante è non vedere situazioni in cui al termine di una gara, come accaduto ad esempio alla Maratona del Riso di Santhià del 1° Maggio, dove la vincitrice della gara femminile, Katia Figini, è stata tolta dalla classifica. La motivazione era che non era tesserata FIDAL, ma UISP, quindi da regolamento non poteva accedere al premio in denaro, ma la maratona l’ha vinta lei e doveva essere premiata sul podio come vincitrice. Non è un bello spot per l’Atletica Leggera, per la FIDAL, nel momento in cui si cerca di convogliare tutte le forze provenienti da mondi nuovi che corrono, leggi skyrunning e trail, per fornire forze nuove all’atletica italiana. Per inciso Katia Figini è una protagonista delle corse nei deserti, quelle corse che sono un mix di sport e avventura, che magari non sono prese troppo sul serio dai tecnici dell’atletica. Ma se poi una atleta di questo sport, partecipa alla disciplina Olimpica per eccellenza, la Maratona su strada, la vince e anzichè attribuirle i giusti onori, si fa finta che non abbia corso, non bisogna poi lamentarsi dell’emorragia di praticanti a vantaggio di altre manifestazioni come trail e skyrunning.

Comunque in allegato la convenzione FIDAL – UISP originale firmata dai presidenti Alfio Giomi per la FIDAL e Vincenzo Manco per la UISP. I punti sono chiari e dettagliati, l’interpretazione non così libera come sembra stia accadendo in più di una gara.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.