“La Corsa” strumento per la felicità?
Di Giorgio Pesenti
Un segreto del Dalai Lama:
“Non crescere mai, restare sempre bambini”.
Allora è vero! Lo diceva anche il Barbetta che bisogna sempre mantenere l’età dei primini….
Diventare adulti nel fisico è un passaggio naturale, ma come racconta anche l’Americanone Karnazes , bisogna per metà buttare lo stile di vita moderno fatto di carriera e relativo benessere culinario per far emergere dal nostro profondo la necessità di correre liberi sulle strade del globo, io aggiungo sui sentieri di tutto il mondo. Poi se catapultiamo queste considerazioni nello skyrunning l’unione del segreto della giovinezza con la libertà di far esprimere il nostro fisico nella sua totale pienezza, diventa un’unione strafelice e indissolubile.
Da skyrunner over affermerei che raggiungere la felicità in alta quota è decisamente molto appagante perché, oltre ai chilometri da percorrere, si devono superare i dislivelli. Certo anche sulle nostre strade cittadine ci sono i dossi per rallentare la corsa delle autovetture, ma volete mettere quello che si supera in montagna! Ad esempio, abbiamo nello skyrunning delle leccornie podistiche da leccarsi i baffi , come la corsa Greca dell’Olympus marathon dove si parte dal livello del mare di Dion, per raggiungere il trono di Zeus, passando sulla neve dell’Olympo, quindi ci si tuffa sul sentiero che costeggia le limpide acque del torrente degli Dei, e infine l’apoteosi finale dell’arrivo della città d’oro degli Dei Litochoro.
Uelà…, allora nella Macedonia della Grecia si può diventare pure bambini podisti un po’ Dei?