A Cortina d’Ampezzo, l’inglese Symonds e la svizzera Huser vincono la Lavaredo Ultra Trail.
L’inglese Andy Symonds e la svizzera Andrea Huser vincono la The North Face Lavaredo Ultra Trail, gara di 119 chilometri con 5850 metri di dislivello inserita dal 2014 nell’Ultra-Trail World Tour, il circuito delle dodici gare più famose a livello internazionale. La partenza è stata data venerdì sera alle 23 dal cuore di Cortina, il Corso Italia, all’ombra del campanile. 1500 atleti provenienti da 64 nazioni hanno iniziato ad affrontare il percorso che li avrebbe portati a toccare Federavecchia, le Tre Cime di Lavaredo, il lago di Landro, Forcella Lerosa, Ra Stua, la Val Travenanzes, Col Gallina, le Cinque Torri, il Passo Giau e la Croda da Lago. Luoghi resi magici perché attraversati in momenti particolari come all’alba o al tramonto.
Il britannico è stato sempre in testa alla gara, andando a incrementare costantemente il vantaggio sul suo diretto inseguitore, il lituano Gediminas Grinius (Team Vibram). Andy Symonds ha condotto una gara perfetta, senza voler prendere rischi inutili; solo al cinquantesimo chilometro il battistrada ha incontrato qualche difficoltà causata dal terreno reso pesante dal fango. Oltrepassato questo tratto impegnativo Symonds ha ripreso a correre con il suo ritmo, anche se verso la fine ha dovuto stringere i denti per una leggera crisi di fame. Alle sue spalle Gediminas Grinius, Sylvain Court (Team Adidas France) e Javier Dominguez (Team Vibram) combattono per la seconda e terza posizione. Symonds si affaccia sul Corso Italia in completa solitudine applaudito dal pubblico delle grandi occasioni. Mancano gli ultimi 200 metri, il nuovo record è a portata di mano, un’occhiata veloce all’orologio, il vantaggio è considerevole e l’inglese può così rallentare e godersi la festa in suo onore. Il cronometro si ferma a 12h15’04: ed è record. Dopo circa otto minuti taglia il traguardo Gediminas Grinius con il tempo di 12h23’06, mentre lo spagnolo Javier Dominguez, in quarta posizione sino al passaggio di Col Gallina, riesce a superare Sylvain Court e sale sul terzo gradino del podio con il tempo di 12h36’45. Court conferma la quarta posizione mentre Scott Hawker è quinto. Da segnalare le superbe prestazioni degli italiani Marco Zanchi, ottavo, e Giuliano Cavallo, decimo.
Nella gara femminile, subito dopo la partenza è stata la statunitense Rory Bosio (Team The North Face®) a prendere il comando della gara, leadership mantenuta al passaggio di Federavecchia, ma persa per problemi fisici al posto di controllo del Rifugio Auronzo. La svizzera Andrea Huser prende così il comando della gara, al Rifugio Auronzo conduce sull’italiana Lisa Borzani, mentre a Cimabanche la Borzani cede la seconda posizione alla spagnola Uxue Fraile Azpeitia (Team Vibram). Nel successivo passaggio del Rifugio Col Gallina la seconda posizione è temporaneamente occupata dalla brasiliana Fernanda Maciel (Team The North Face®). La Huser continua senza preoccupazioni la sua cavalcata verso il traguardo di Cortina d’Ampezzo, alle sue spalle la Maciel perde la seconda posizione a vantaggio della Fraile Azpeitia. La svizzera vince a mani alzate con il tempo di 14h32’39”, la spagnola Fraile Azpeitia chiude la gara in 15h13’09”, Fernanda Maciel sale sul terzo gradino del podio con 15h20’57”. Cristiana Follador (US Aldo Moro Paluzza) dopo aver corso una bellissima gara chiude in quarta posizione, la prima italiana davanti a dei mostri sacri dell’Ultra Trail.
Nella Cortina Trail, prova di 47 chilometri con 2650 metri di dislivello, vince lo sloveno Sebastjan Zarnik davanti all’atleta di casa Manuel Speranza. Zarnik chiude con il tempo di 4h47’03, Speranza taglia il traguardo con poco più di sei minuti di ritardo. La terza piazza è dello spagnolo Francisco Mendoza Guil. Tra le donne l’americana Hillary Allen conquista la prima posizione con il tempo di 5h15’56” davanti all’italiana Silvia Serafini e all’ampezzana Barbara Giacomuzzi rispettivamente seconda e terza.
Fonte U.S. Cortina d’Ampezzo